I residenti del Comitato quartiere Cona tornano a sollecitare sviluppi sull’applicazione del contratto di quartiere e interpellano l’amministrazione comunale di Teramo per conoscere lo stato dell’arte di una riqualificazione rimasta sulla carta. E’ quanto sostiene Domenico Bucciarelli, esponente del comitato, che parla anche in qualità di ex assessore comunale all’Ambiente ed Edilizia. Fu proprio Bucciarelli a seguire l’iter iniziale del progetto che prevedeva il recupero della ex fornace e l’interramento della centrale Enel. I cittadini del comitato puntualizzano che il progetto gode già di un finanziamento che ammonta a 5milioni e 200mila euro, di cui due milioni a carico del privato e i rimanenti a carico della parte pubblica. I fondi furono stanziati nel 2007 su un progetto presentato nel 2004. «Dunque non si comprende per il comitato l’immobilismo del contratto di quartiere e le intenzioni del privato. Il timore è il rischio di perdere il finanziamento concesso, ma Bucciarelli vuole vederci chiaro anche su ulteriori 2milioni di euro che il Comune avrebbe stanziato per la riqualificazione della Cona grazie a fondi Pisu. Secondo l’ex assessore questi fondi sarebbero stati dirottati alla realizzazione dei campi in erba sintetica, da qui la richiesta di maggiore chiarezza al sindaco Brucchi e alla sua Giunta. Alla riunione, che si è tenuta nei locali della nuova chiesa parrocchiale, hanno partecipato diversi consiglieri comunali ma soprattutto il partner privato del progetto, i rappresentanti della Cci Casa: sono stati loro a sottolineare i motivi del grave ritardo ed hanno illustrato le nuove idee progettuali che hanno accompagnato la rimodulazione del piano, così come trasmessa all’Amministrazione Comunale di Teramo nel dicembre scorso e su cui la gunta ha preparato una delibera di indirizzo. L’assemblea di quartiere ha ritenuto di dover rinviare l’approfondimento del progetto proposto dal privato, non essendo in possesso di atti ufficiali su cui poter lavorare.