TERAMO – Sterilizzazioni di cani e gatti, crocchette e croccantini, lettiere e cuccette, acqua e perfino la corrente elettrica per i locali dell’associazione: oltre 300mila euro sotto forma di sostegno alimentare e delle utenze, concessi dall’Istituto zooprofilattico "Caporale" alla Lega del Cane, sono passati sotto la lente d’ingrandimento della Guardia di finanza e dei carabinieri che hanno concluso l’indagine. Nucleo di polizia tributaria della fiamme gialle e reparto operativo provinciale dell’Arma con l’ausilio del Nas di Pescara, hanno lavorato inizialmente alla sterilizzazioni a titolo gratuito erogate a cani e gatti ricoverati nella struttura concessa alla Lega, per poi passare a verificare l’accordo siglato tra l’associazione e l’Istituto stesso. L’indagine ha accertato che l’Izs nel periodo compreso tra il 2005 e il 2013, avrebbe utilizzato risorse finanziarie in favore della Lega, imputando indebitamente i costi di gestione del canile concesso in uso all’associazione, con l’inserimento fraudolento di condizioni contrattuali diverse da quelle previste nella delibera di concessione e nella relativa bozza originaria di convenzione approvata. La somma di denaro di cui l’Istituto si è fatta carico, non dovendo, ammonta infatti a 300mila euro per l’acquisto di acqua, mangine e consumo di energia elettrica originariamente non previsti nella prima delibera. Spese alle quali si sarebbero aggiunte in seguito anche quelle per le sterilizzazione degli animali, effettuate, senza motivo e senza corrispettivo. Adesso saranno in sette, tra dirigenti e funzionari dell’istituto zooprofilattico (l’ex direttore Enzo Caporale, gli ex segretari Carlo Zippilli, Giovanni Carusi e Paolo Campea, l’ex commissario Lucio Verticelli, il dirigente Paolo Dalla Villa) e il rappresentante legale della Lega, Catia Durante, a rispondere tra le contestazioni, anche di peculato e abuso d’ufficio. Non è la prima inchiesta che si chiude: quella dei carabinieri riguarda invece una serie di indebite contestazioni disciplinari nei confronti di un dipendente da parte di dirigenti e funzionari dell’Istituto di via Campo Boario. Il veterinario si era infatti rifiutato di sterilizzare cani dati in adozione ai privati su richiesta di questi ed era stato sospeso dal servizio nonostante il suo comportamento era risultato regolare perchè tale attività non rientra tra le competenze dell’ente: quattro sono i dirigenti e dipendenti dell’Izs (Giacomo Migliorati, Nicola Ferri, Claudia Rasola e Domenico Lagamba) denunciati alla magistratura e che dovranno rispondere di abuso d’ufficio e usurpazione di funzioni. Tutto questo lavoro investigativo è stato accompagnato anche da una segnalazione alla Corte dei conti per il recupero del danno erariale per i 300mila euro sborsati dall’Izs.
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