TERAMO – Licenziamento per giustificato motivo, per il Giudice del Lavoro di Teramo, quello intimato per lettera nel marzo 2010 a un operaio scoperto a fare il buttafuori in un locale durante i giorni di permesso per l’assistenza al padre ai sensi della legge 104/1992. L’ex dipendente, scoperto da un’agenzia investigativa ingaggiata dalla Giplast Group di Giulianova per cui lavorava, aveva chiesto di essere reintegrato e di avere un’indennità a titolo di risarcimento dei danni. Richieste respinte dal giudice. Davanti a quest’ultimo, l’uomo in prima battuta aveva dichiarato di avere usato i permessi per accudire il padre e che solo dopo avergli prestato le giuste cure, si sarebbe assentato per alcune ore, "per svago". Da qui le richieste di reintegro e risarcimento. La sentenza del Giudice del Lavoro Daniela Matalucci e qualifica il licenziamento quale licenziamento per giustificato motivo. L’Amministratore delegato della Giplast Group, Giuseppe Marozzi, commenta ribadendo l’importanza del vincolo fiduciario tra lavoratore e datore di lavoro. "E’ fondamentale, al di là delle sentenze – dice – rafforzare, quel senso etico e di responsabilità personale per non cedere alla tentazione dell’illegalità che può avvolgere chiunque. La legge 104 rappresenta uno strumento di grande conquista sociale ed è per questo motivo che bisogna usufruirne con il massimo rispetto ed onestà".
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