CAMPLI – (jacopo di francesco) A Campli il basket si respira, e questa non è una notizia. E non è un caso che qui, abbiamo incontrato colui che ha raccontato, o meglio narrato, agli italiani – per dirne una -, la partita di Salt Lake City che consegnò l’Anello ai Chicago Bulls di Micheal Jordan e lui alla storia del basket una volta di più: Flavio Tranquillo. Il libro parla di "come e soprattutto perché ha imparato ad amare il Gioco", e sentendolo parlare questo sentimento traspare alla grande. Tra aneddoti di basket italiano degli anni d’oro, chiedere a Meneghin e McAdoo per conferma, e qualche pensiero agli dei d’Oltreoceano, si è arrivati alla pallacanestro prettamente di casa nostra. Tranquillo ha parlato di Jaycee Carrol (ex indimenticato biancorosso della Tercas Teramo), spiegando come si possa avere un saggio della sua forza da come si riscalda: "La sua specialità è il tiro da tre; lui entra in campo e fa le sessioni di tiro che si insegnano ai bambini, partendo da sotto per arrivare all’arco. Esempio di come si migliora e si arriva al Real Madrid". Proprio a proposito di quello che fu il Teramo Basket, si esprime così: "Il finale non si può dimenticare, sennò è una storia a metà. Se invece parliamo dell’ambiente in quanto tale e del fatto sportivo allora sì, si può parlare di miracolo Teramo, però ciò che è successo a Teramo e altrove non si può scindere dal resto. Detto questo, Teramo è un bellissimo ricordo come altri campi italiani: spesso arrivano osservatori Nba che restano abbacinati dal calore che noi diamo per scontato, e questo è un valore che va aggiunto a quello tecnico: Carrol, Moss e altri hanno avuto a Teramo il passo intermedio".
La storia del Teramo è come detto purtroppo simile a molte altre, in particolare al Sud dove oltre l’Enel Brindisi c’è poca luce. In passato la situazione era diversa, basti ricordare le gloria di Reggio Calabria o della Juve Caserta. "La ripartenza non è un problema di Sud, anche se essendo la crisi strutturale al Meridione si sente di più. Ciò che può dare la forza di ripartire sono i vecchi soldini, quelli veri".
Il libro di Flavio Tranquillo è un viaggio nel basket europeo e americano corredato da aneddoti fantastici con gli occhi di chi l’ha visto da vicino e con tanta esperienza a suggerire la giusta lettura, che come spiega proprio lui, non è mai una sola. Nella pallacanestro come nella vita. Tanti personaggi, tante storie tra tv, squadre e culture. Perché questa parola nel basket, ha un significato particolare.