MARTINSICURO- E’ stato bloccato nella tarda mattinata, a Martinsicuro, l’albanese cinquantenne ritenuto il killer di Roberto Tizi, l’uomo di 35 anni freddato a colpi di pistola nell’auto condotta dalla moglie, sotto la sua abitazione ieri sera a Martinsicuro. Gli uomini del reparto operativo provinciale e del nucleo operativo di Alba Adriatica, dopo aver effettuato una serie di perquisizioni nella notte, lo hanno individuato nella zona di piazza Cavour a Martinsicuro mentre si aggirava normalmente per strada e lo hanno fermato, trasferendolo nella locale caserma dell’Arma, dove attenderà di essere sentito dal procuratore Antonio Guerriero e dal sostituto Bruno Auriemma. I militari stanno intanto di ritrovare l’arma usata per il delitto. Intanto una prima ricognizione cadaverica avrebbe rivelato che Tizi è stato raggiunto da almeno due colpi di pistola calibro 6,35 al volto, mentre un terzo non lo ha attinto ma nel suo traggito all’interno dell’abitacolo della Renault Clio avrebbe ferito di striscio a un ginocchio la moglie della vittima. Quanto al movente, una delle ipotesi più accreditate è quella della ritorsione, maturata dopo il violento litigio nel corso del quale l’albanese sarebbe stato ferito in maniera leggera, verificatosi circa due ore prima dell’agguato nei pressi di un bar nelle vicinanze dell’abitazione dell’uomo, in via Vasco da Gama, dove alle 22 di ieri sera si è consumato l’omicidio. Sembra che i due si conoscessero bene da tempo. Intanto l’autopsia disposta dal magistrato Bruno Auriemma dovrebbe tenersi mercoledì.
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