TERAMO – I legali del presidente del Teramo, Luciano Campitelli, non hanno voluto svelare, a ragione, alcunchè della loro strategia difensiva nel processo sportivo che da qui alla metà di agosto potrebbe essere imbastito contro il Teramo, ma sicuramente un tasselo significativo lo hanno segnalato, anche se indirettamente. E’ il dettaglio della rinuncia alla difesa del direttore sportivo Marcello Di Giuseppe da parte dell’avvocato Eduardo Chiacchio, che a una sollecitazione specifica da parte dei giornalisti, ha annunciato di non tutelare il tesserato del Teramo e diaver nei programmi dei prossimi giorni un incontro con lui per avere elementi utili alla difesa dello stesso Campitelli. Ma lo stesso Chiacchio ha sottolineato di non aver dubbi che il diesse "saprà dimostrare la sua estraneità alla vicenda". Al di là della formalità di una separazione dei legali, c’è quella dei ruoli e delle posizioni del patron Campitelli e del diesse della promozione, ad animare adesso la discussione e le congetture. Secondo quanto si è appreso attraverso la lettura delle intercettazioni che fanno parte della informativa di reato degli investigatori catanzaresi, sono 25 le telefonate intercettate tra Di Nicola e Di Giuseppe ed è su questo e sul loro contenuto che si valuta quale coinvolgimento il tesserato del Teramo possa avere: l’ipotesi al vaglio potrebbe anche essere quello di un tentativo di combine non andata in porto. Una situazione che ancora una volta non riguarderebbe il presidente Campitelli e relegherebbe l’eventuale coinvolgimento del Teramo nei casi di responsabilità oggettiva, dalle conseguenze disciplinati limitate alla penalizzazione, come da giurisprudenza assodata.
Guarda l’intervento dell’avvocato Chiacchio che parla di Di Giuseppe