Taglio dei pini, i documenti non ci sono e la riunione salta. Melarangelo: "Nessun permesso"

TERAMO – Puntata ferragostana della vicenda taglio dei pini della Noe’ Lucidi. L’incontro fissato tra Teramo nostra, i rappresentanti di partito M5S e Pd e l’assessore Marco Tancredi non c’è stato. "Manca la documentazione – spiega il consigliere Pd Alberto Melarangelo – il permesso della guardia forestale non c’è ed è per questo che non siamo stati ricevuti". Intanto la guardia forestale ha dato seguito all’esposto denuncia dei giorni scorsi firmato Di Pasquale – Melarangelo, e stamani è andata in Comune per ottenere le informazioni necessarie a ricostruire i fatti. A proposito di Manola Di Pasquale va detto che in una nota spiega che Non è assolutamente vero che l’abbattimento  è stato dettato dalla necessità di mettere in sicurezza in luogo, in verità è stato voluto dal Sindaco Brucchi e dall’assessore Di Giovangiacomo esclusivamente per fare i  parcheggi e non per altre diverse più nobili motivazione;  si  legge negli atti ufficiali : “ Per procedere all’inizio dei lavori di attuazione dei piano urbano del traffico e della mobilità del tratto compreso tra largo porta madonna e Ponte San Ferdinando , sistemazione dei marciapiedi e fermata Bus si rende necessario provvedere all’abbattimento di n. 4 piante di pinus pinea ( di cui uno vistosamente inclinato) radicate sul margine stradale, in quanto le stesse interferiscono con i lavori di cui sopra”. I parcheggi, dunque, secondo la consigliera comunale del Pd sono l’unica ragione dell’abbattimento: "Questa la vera ed unica motivazione, se  avessero veramente voluto salvare gli alberi avrebbero ricercato altre diverse  soluzioni tese alla messa in sicurezza del luogo diverso dall’abbattimento. Erano proprio necessari  altri parcheggi in un luogo  che ne conta già oltre 200"? E, come avevamo anticipato ieri, nella nota si fa riferimento anche alla normativa regionale che non sarebbe stata rispettata dal Comune. "Il Sindaco Brucchi  avrebbe dovuto procedere entro  il 31.7.2015 al censimento degli alberi, viali e luoghi verdi della città che per caratteristiche o per pregio paesaggistico , storico , culturale  possano definirsi monumentali, come previsto dalla legge n. 10 del 2013 e dal seguente decreto del ministero  delle politiche agricole n. 77031 del 23.10.2014. Tale inserimento avrebbe potuto salvare le quattro piante davanti la scuola Noè Lucide, così come potrebbe far rientrare nella salvaguardia di legge, l’intero verde di viale Mazzini, la nostra Villa Comunale, il lungo fiume, il boschetto di viale Bovio ed altri importati spazi ; ma come sempre il comune è inadempiente e nonostante ciò si arroga anche il potere di fare e disfare senza il minimo rispetto dei beni collettivi e del sentimento generale della città".