Sicurezza nelle nascite: l'altra faccia della medaglia della chiusura dei punti nascita

PESCARA – Archiviata alemono per un giorno la grande battaglia sui punti nascita in chiusura in Abruzzo, la Regione presenta la fase moderna dello stesso argomento, quella della sicurezza. “Riqualificazione dell’offerta ospedaliera e totale messa in sicurezza per partorienti e bambini: la sanità regionale conosce una vera e propria rivoluzione con l’attivazione sul territorio del percorso Stam (trasporto assistito materno-infantile) e Sten (trasporto assistito neonatale), elementi centrali del nuovo percorso nascita”. Si parte dalla provincia di Chieti (per quella di Teramo la data prevista è il 15 novembre), la più importante in termini numerici con i suoi 4000 nuovi nati rispetto ai 10300 che ogni anno ci sono in Abruzzo, dove nella sede della Asl l’assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, i vertici dell’azienda sanitaria, il direttore sanitario Pasquale Flacco e il Capo dipartimento materno-infantile Francesco Chiarelli, e il rappresentante del Comitato dei sindaci Luciano Lapenna, hanno presentato il nuovo percorso nascita a seguito della chiusura del punto nascita di Ortona. Si partirà oggi, in coincidenza dell’interruzione di nuovi trattamenti e ricoveri presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale ortonese. "E’ un segnale di qualità che vuole dare la sanità regionale – esordisce l’assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci – perché da oggi parte il percorso nascita che è più sicuro rispetto al passato e che è in grado dare risposte affidabili anche in situazioni di complicazione del servizio. Per arrivare a questo livello di prestazione abbiamo operato importanti investimenti in termini strutturali negli ospedali di Lanciano, Vasto e Chieti; abbiamo elevato con investimenti di risorse umane il numero del personale che sarà chiamato a mettere in pratica il nuovo percorso; e abbiamo infine investito sulla rete di emergenza-urgenza". Come accennato, il territorio dell’Asl di Chieti sarà il primo a conoscere il nuovo corso: l’assessore Paolucci ha anticipato che a seguire sarà la volta della Asl di Pescara (1° novembre) e della Asl di Teramo (15 novembre). La partenza del nuovo percorso nascita coincide poi con una serie di investimenti negli ospedali di Lanciano, Vasto Chieti chiamati ad adeguare, in termini numerici e di prestazione, le sale parto a disposizione. "Da qui – spiega Paolucci – i 7,5 milioni di euro di investimenti per gli ospedali di Lanciano (4 mln) e Vasto (2 mln), dove sono stati programmati gli interventi più consistenti, e Chieti dove l’attuale punto nascita è stato messo in sicurezza".