TERAMO – Fa registrare dati più che soddisfacenti la produzione vinicola di quest’anno in Abruzzo: l’incremento rispetto all’anno 2014 è di circa il 5%; ad annunciarlo è Ordine degli Agronomi e Forestali d’Abruzzo, che si mostra notevolmente soddisfatto per i risultati raggiunti negli ultimi mesi. A fare la differenza rispetto agli ultimi anni e in particolare al 2014, sono state una primavera particolarmente piovosa e un’estate asciutta e con alte temperature che, assieme alla scarsità di pioggia nei mesi di luglio, agosto e settembre, hanno contribuito in modo significativo ad accelerare la maturazione delle uve, a ridurre i trattamenti fitosanitari e ad ottenere uve sane, prive da qualsiasi attacco fungino. “Il lungo periodo di assenza di pioggia e le alte temperature – commenta il presidente della Federazione regionale degli agronomi e forestali d’Abruzzo, Mario Di Pardo – hanno creato a macchia di leopardo fenomeni di stress idrico sulla vite che hanno determinato una riduzione della quantità, dal 5% al 20%, ma allo stesso tempo una concentrazione degli elementi organolettici e chimici presenti nell’uva. Al contrario in zone con buona naturale dotazione idrica dei terreni o dove è stato possibile effettuare l’irrigazione di soccorso, la produzione è risultata addirittura incrementata (da un +10% fino ad arrivare al 20%) insieme a parametri enologici di rilievo. Nel complesso la produzione ha avuto un lieve aumento del 5% circa”. La lotta ai parassiti e l’adozione di tecniche di allevamento a sviluppo orizzontale, che si sono rivelate più idonee rispetto alle tradizionali forme di allevamento a sviluppo verticale comunemente utilizzate, costituiscono in base alla lettura dell’ordine degli Agronomi i motivi principali dell’incremento della produzione registrata negli ultimi mesi. “La raccolta – spiega Nicola Dragani è iniziata intorno al 20 di agosto per le varietà precoci (Chardonnay-Pinot Grigio), con i vigneti più vicini alla costa per proseguire, successivamente, verso l’interno. Attualmente siamo in procinto di terminare la raccolta delle uve rosse, almeno nella parte costiera, mentre nella parte interna la vendemmia finirà verso la fine del mese. La sanità eccellente delle uve, soprattutto del Montepulciano D’Abruzzo, ci regalerà un millesimo fantastico con un’ottima gradazione alcolica, colore porpora intenso e profumi inebrianti di frutta rossa e fiori di viola tipico del vitigno”. “L’Abruzzo – prosegue Dragani – produrrà circa 2,4-2,5 milioni di ettolitri, un dato superiore del 5% circa rispetto al 2014 soprattutto per quelle zone che hanno potuto usufruire dell’irrigazione di soccorso. Per quanto riguarda il mercato del vino, si è registrato, fin dalla fine della vendemmia scorsa, un ottimo interessamento sia sulla tipologia dei vini a IGT autoctoni che a D.O. (Doc, Dop e Docp). Discorso diverso sui vini generici che invece risentono della forte concorrenza, a ribasso, dei vini spagnoli per cui le richieste sono al minimo e soltanto sui prodotti di media-alta qualità”.
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