TERAMO – È una pena a complessivi 8 anni e dieci mesi quella chiesta questo pomeriggio dal pubblico ministero Stefano Giovagnoni per i 4 tecnici finiti a processo per la presunta truffa del terremoto a Controguerra. Processo giunto ormai alle ultime battute (con la sentenza prevista per dicembre) e che vede alla sbarra con l’accusa di tentata truffa i geometri Domenico Grilli e Francesco Silvi, per i quali la Procura ha chiesto una condanna a due anni ciascuno, e gli architetti Pasquale Di Biagio e Marco D’Annuntiis, per i quali il sostituto procuratore ha chiesto rispettivamente la condanna a due anni e otto mesi a due anni e due mesi. Le indagini che hanno portato i 4 a processo risalgono ad alcuni anni fa, con i professionisti finiti alla sbarra per aver firmato perizie asseverate che attestavano il nesso di causalità tra il sisma del 6 aprile 2009 e le lesioni riscontrate su alcune abitazioni. Lesioni che secondo l’accusa erano preesistenti al sisma. Dopo le richieste del pm il processo è stato aggiornato per le arringhe difensive.
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