Campli: il guado sul Goscio accende la polemica tra il sindaco e l'ex

CAMPLI – «E’ evidente che Fiorà e Giovannini considerano cittadini di serie B le famiglie di Floriano isolate dopo il crollo del ponte sul Goscio. Chiedono di demolire il guado provvisorio. Preferiscono lasciarli isolati e impedire loro di andare a scuola, a lavoro o, nel caso peggiore, farsi raggiungere da un’ambulanza?». Il sindaco di Campli, Pietro Quaresimale, replica e così diventa ancor più vivace la polemica sul guado sul torrente Goscio a Floriano di Campli che sta animando la contrapposizione tra l’attuale primo cittadino e il suo predecessore Giovannini. La vicenda è nota: il guado provvisorio era stato realizzato in breve tempo per riparare il danno dell’alluvione che aveva distrutto il precedente passaggio oggi su quest’opera l’opposizione gioca la sua battaglia politica chiedendone l’abbattimento per motivi di sicurezza e non conformità. «Fiora e Giovannini – aggiunge Quaresimale – interroghino piuttosto la Provincia per il totale stato di abbandono delle strade di sua competenza, in particolare a Floriano. Il guado è una soluzione provvisoria e realizzata in somma urgenza. Documentazione e relative informazioni tecniche saranno comunicate alla Provincia a consuntivo di spesa, come in tutti i casi in cui si adotta una procedura di somma urgenza». Quaresimale approfitta per ricordare ai suoi due oppositori qualche vecchia vicenda amministrativa all’epoca della gestione Giovannini: «Giovannini non dia lezioni di messa in sicurezza, e spieghi ad esempio il motivo reale del suo attendismo nel mettere in sicurezza, ad esempio, la Chiesa della Misericordia. E insieme a Fiorà non dia lezioni sui mutui, dopo averne acceso uno da un milione di euro per gli asfalti elettorali, e neanche sul modo di utilizzare il denaro pubblico, dopo aver speso oltre 50mila euro l’anno per dotarsi di una segretaria personale (per sistemare la loro candidata prima dei non eletti), di un autista e un consulente politico. Unica voce di risparmio, ricordiamo, scelta dai consiglieri Fiorà e Giovannini fu la qualità del cibo nelle mense scolastiche, specie nel plesso di Sant’Onofrio, visitato più volte dai Nas con Giovannini sindaco e Fiorà suo fido e ubbidiente assessore – conclude Quaresimale -».