TERAMO – Era arrivata a fine gravidanza ma quando è andata in ospedale per partorire i medici le hanno detto che non c’era più battito fetale. Poi il cesareo, con la bimba nata morta e un’autopsia che dovrà adesso accertare le cause di quella morte nel grembo materno. Una morte per la quale la Procura di Teramo, dopo l’esposto presentato dai genitori, due trentenni residenti in Val Vibrata, ha iscritto nel registro degli indagati il ginecologo ospedaliero che aveva seguito la donna durante tutta la gravidanza. Un atto dovuto per permettere al medico di nominare eventualmente un proprio consulente nell’autopsia che, effetuata nel pomeriggio dall’anatomopatologo Margherita Neri di Foggia (alla presenza del dottor Giuseppe Sciarra quale consulente della famiglia), ha stabilito al momento – in attesa di ulteriori accertamenti – che la causa del decesso sarebbe stato un fatto asfittico. La tragedia si è consumata pochi giorni fa all’ospedale di Sant’Omero. La donna, una ragazza di 30 anni giunta alla fine di una gravidanza senza problemi, era andata in ospedale per partorire ma durante i controlli del caso i medici si sono accorti dell’assenza di battito. Una gioia trasformata in tragedia, con la coppia che si è immediatamente rivolta ad un legale e ha presentato un esposto finito sul tavolo del pm di turno, il sostituto Luca Sciarretta.
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