TERAMO – La mattina teramana del Governatore Luciano D’Alfonso è servita per alcuni impegni concreti che sono stati sottoposti all’attenzione del sindaco Brucchi. In tema di dissesto idrogeologico, D’Alfonso ha garantito il massimo impegno per la questione discarica La Torre: «Sono stato sollecitato dall’onorevole Tancredi su questo problema importante: ritengo di portare a Teramo il capo della struttura tecnica di missione di Palazzo Chigi, Grassi e il capo della Protezione civile Curcio – ha detto il Governatore – per una valutazione del problema. Poi con il sindaco troveremo una soluzione resistente che faccia giustizia anche di questa delicatezza idrogeologica». D’Alfonso ha anche rassicurato sull’inserimento del sistema delle periferie di Teramo afflitte da logoramento idrogeologico – e tra questa Colleparco – nei prossimi 150 interventi aggiuntivi regionali ma anche anche annunciato una “battaglia campale” su recupero dell’ex Manicomio di Porta Melatina definendolo “progetto faro”al pari di altri quattro cinque regionali su cui l’Abruzzo punterà nell’immediato futuro. Ma c’è un punto ancor più fermo – ha sottolineato il presidente della Regione – nel masterplan abruzzese 2015-2016: la realizzazione del quarto lotto della Teramo-mare, a completamente del collegamento verso l’Adriatico, garantendo che non ci saranno intralci all’opera. Parlando di strade, ha annunciato che il secondo capitolo dei fondi per gli investimenti infrastrutturali nella regione, dopo quello dedicato alla provincia di Chieti, spetterà a Teramo: «Dei 100 milioni di euro complessivi in Abruzzo, dei 26 milioni per le strade teramane, 8 andranno alla viabilità della Valfino, che attualmente può essere percorsa solo con i camion o i cingolati, stante la situazione disastrata».
I finanziamenti per il dissesto idrogeologico e i Coc. «Il profilo di cura e di premura sul dissesto diventerà un nostro profilo strutturale, istituzionale. Cioè ogni anno noi ci faremo carico di un consistente capacità di reperimento di risorse». Con queste parole D’Alfonso ha accompagnato l’annuncio di 10 interventi di riparazione di strade, edifici ed aree in altrettanti comuni abruzzesi e altri 20 per gli adeguamenti antisismici di palazzi pubblici individuti quali sedi di Centri operativo misti e comunali (Com e Coc). D’Alfonso ha anche annunciato il coinvolgimento del capo della struttura tecnica di missione diPalazzo Chigi, Mauro Grassi, che sarà nelle province di Chieti e Teramo, «le più danneggiate sotto il profilo idrogeologico». Gli interventi contro il dissesto riguardano Carpineto della Nora e Serramonacesca in provincia di Pescara, Sante Marie e Pacentro nell’Aquilano, Montorio e Cermignano nel Teramano e quattro comuni del Chietino (Carpineto Sinello, Pizzoferrato, Roccascalegna, Roio del Sangro). Gli importi previsti dal finanziamento ammontano a 10,2 milioni di euro complessivi. Altrettanti vengono impegnati nella ristruttrazione dei municipi di Francavilla, Fontecchio, Cansano, Poggiofiorito, Penna Sant’Andrea, Castel Castagna, Canzano, Civitella Messer Raimondo, Magliano dei Marsi, Sant’Eufemia a Majella, Castellalto, Rapino, Cortino, Bucchianico, Pescasseroli e l’ex mattatoio comunale di Lanciano: vengono finanziati per interventi strutturali e antisismici per edifici che vengono considerati strategici quali sedi del Centri operativi di protezione civile. «Sono convinto che si è fatto un grande lavoro – ha detto D’Alfonso -. Su questo fronte abbiamo messo in campo qualcosa come 213 milioni di euro in 15 mesi e siamo ancora alla ricerca di risorse. Devo dire però che adesso i Comuni devono procedere con sollecitudine a realizzare tutto ciò: noi abbiamo proprio fatto dei miracoli, continueremo a lavorare di anno in anno per quella che si chiama l’opera di riordino del suolo, del sottosuolo e del sistema delle acque, per recuperare lunghe stagioni quinquennali di disinteresse e di minimalismo per la manutenzione del suolo».