TERAMO – La Guardia di finanza di Teramo ieri mattina era in Comune per acquisire la documentazione relativa all’autorizzazione concessa a un cittadino albanese a raccogliere le olive dal terreno adiacente il palazzetto dello sport di San Nicolò e trattenerne il ricavato della vendita, in cambIo della manutenzione dell’uliveto e del terreno. Un raccolto che, a conti fatti, ha reso circa 50 litri di olio, per una somma di circa 500 euro. Gli uomini delle Fiamme gialle hanno effettuato l’accertamento preliminare sulla base di una segnalazione, ma sulla vicenda non c’è indagine avviata e tantomeno iscrizione di alcuno nel registro degli indagati. Ad autorizzare la raccolta sul terreno pubblico è stato l’assessore Giorgio Di Giovangiacomo che ha così spiegato l’iniziativa: «E’ possibile richiedere al Comune l’autorizzazione a raccogliere le olive, dietro dimostrazione di uno stato di necessità. Nel caso specifico si trattava di un cittadino albanese indigente al quale abbiamo subordinato l’autorizzazione alla cura del terreno. Ho creduto – ha aggiunto l’assessore – di fare della beneficenza, non credo di aver violato la legge per questo. Voglio però spiegarlo anche alla Finanza e chiederò di poter essere ascoltato».
-
In onda su Tv6 la serie sui beni archeologici di Interamnia
Una passeggiata tra i tesori cittadini con l’ex funzionario archeologo della Sovrintendenza Torrieri, nella produzione della... -
Appello dei famigliari: questa donna è scomparsa a Sant’Egidio
Santa Spina ha 77 anni e si muove a bordo di una Fiat 600 vecchio modello... -
Inaugurato il Master in redazione degli atti amministrativi di UniTe e Senato
Le lezioni cominceranno il 7 febbraio. Previsti due fasi formative, un tirocinio a Bruxelles e una...