ATRI – "Tappeto di fragole" dei Modà e un mare di palloncini bianchi e rossi hanno accompagnato l’uscita dalla chiesa del feretro di Silvia Scarpone, la 19enne di Casoli, uccisa dalla malattia dopo mesi e mesi di acerrima lotta. Silvia ha compiuto l’ultima passeggiata da casa verso la chiesa di Santa Maria, accomapganat dalla scorta degli agenti della polizia stradale, i colleghi di papà Piero, che hanno sofferto assieme a lui e alla famiglia questo lungo calvario. Gli amici sono stati ancora una volta accanto a lei, con striscioni e lettere, post e saluti su Facebook, ma soprattutto al termine della funzione religiosa con una bella coreografia cha ha provato a colorare un momento di grandissima tristezza. I colori, gli stessi che riempivano la vita di Silvia, il cui carattere socievole e disponibile aveva affascinato tutti e di cui oggi se ne sente tutta la mancanza. Una folla imponente ha gremito la chiesa e lo spazio antistante, pronta a sciogliersi in un applauso pieno di affetto al termine della funzione religiosa, quando la salma della 19enne ha preso la strada del cimitero comunale.
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