TERAMO – L’azienda unica del trasporto abruzzese, Tua, è la prima azienda in Europa ad utilizzare autobus extraurbani a metano: i due nuovi mezzi sono stati presentati e ‘battezzati’ stamani a Pescara, a margine di una conferenza stampa nel corso della quale è stata anche annunciata l’immissione in servizio di altre 30 unità lavorative. A fare il punto della situazione sono stati il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, il presidente di Tua, Luciano D’Amico, il neo capo Dipartimento dei Trasporti, Maria Antonietta Picardi, ed il consigliere regionale delegato ai Trasporti, Camillo D’Alessandro. D’Alfonso ha spiegato il perché dei mezzi a metano – il costo di trazione è ridotto di oltre il 30% rispetto all’utilizzo del gasolio – sottolineando che "vorremmo fornire un nostro contributo, anche su scala nazionale, per cambiare il sistema dell’approvvigionamento e cercare di scongiurare tutto ciò che si sta verificando sul piano dei cambiamenti climatici. La caduta verticale della salute del nostro clima – ha detto – la si deve, principalmente, al rilascio degli scarichi ed dei fumi in atmosfera. Da qui la scelta del metano che, essendo più conciliante rispetto al mantenimento della salubrità del clima, rappresenta un piccolo adempimento che uniremo ad altre strategie virtuose che attueremo a breve". I mezzi, secondo il governatore, "servono ad accorciare le distanze tra la città di Pescara e le sue ‘lontananze’". Secondo Tua, il metano, una delle strade da imboccare come soluzione a basso impatto a breve termine, permette di predisporre le basi per lo sviluppo e la diffusione di un ulteriore percorso ancora più sostenibile: il metano da fonti rinnovabili ossia il biometano o biogas. Gli autobus a metano verranno utilizzati sulla linea extraurbana Pescara-Penne. "La seconda notizia significativa – ha proseguito D’Alfonso – è quella dell’immissione in servizio delle altre 30 unità facenti parti della selezione più ampia delle 60 unità all’interno del sistema della mobilità dell’Abruzzo". Per quanto riguarda le strategie, il governatore ha sottolineato che "intendiamo sostituire al trasporto individuale quello collettivo non solo perchè l’Europa lo pretende in virtù delle scadenze del 2020, del 2030 e del 2050, ma perché significherebbe far rinascere la comunità. Mi auguro che attraverso queste scelte – ha aggiunto – si riescano ad attivare quei correttivi che dobbiamo realizzare anche rispetto al trasporto nelle aree urbaene e metropolitane. Dobbiamo lavorare perché oltre il 60 per cento della domanda di spostamento si realizzi attraverso il trasporto collettivo".
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