TERAMO – Le fibrillazioni della maggioranza in subbuglio dopo le polemiche divampate sulla modifica della convenzione con la Tercas sui servizi di tesoreria hanno avuto come effetto la sospensione del provvedimento che oggi in commissione è stato rimandato a una più attenta analisi che avverrà dopo i pareri legali chiesti sull’argomento. L’argomento ha fatto insorgere il gruppo di “Teramo Soprattutto”: per Dodo Di Sabatino la proposta si traduceva in un esborso di 300mila euro in più rispetto al passato tanto da anticipare che non avrebbe votato il provvedimento qualora fosse approdato in consiglio. Un distinguo a cui sono seguite anche altre prese di posizione critica da parte di altri esponenti della maggioranza, tra i quali Campana e Sbraccia che hanno fatto presagire che sul provvedimento il sindaco Brucchi non avrebbe ottenuto la maggioranza in Consiglio. Al di là dei costi lievitati sulla convenzione dettati dalle nuove condizioni applicate da Tercas, le polemiche sono state alimentate anche dall’opportunità di procedere a una modifica alla luce del fatto che la vecchia convenzione era valida fino al 2017. Per il sindaco si è trattato di un approdo naturale alla luce di una richiesta formulata da banca Tercas motivata dall’insostenibilità economica delle vecchie condizioni alla luce della crisi e finalizzata a evitare contenziosi con l‘istituto di credito. Certo è che sul provvedimento di è consumata anche una spaccatura con l’assessore al Bilancio Eva Guardiani che ha voluto marcare la sua distanza dal provvedimento avallato, evidentemente, senza il suo consenso. «Certo io ho la delega al Bilancio e non posso dire che non ne sapevo nulla, ma altrettanto certamente posso dire che io ero contraria visto che ritenevo si potesse proseguire con la vecchia convenzione che ha validità fino al 2017 e che il recesso unilaterale fosse facoltà degli enti pubblici e non degli istituti di credito». «Proprio per questo», ha proseguito l’assessore «ritenevo di dover limare un anticipo di cassa sulla tesoreria che per il Comune di Teramo oscilla tra i 12 e 14 milioni di euro. Una cifra alta che volevo ridurre anche per poter spuntare condizioni migliori quando a fine convenzione saremmo dovuti giungere a una trattativa con l’istituto di credito»La Guardiani oggi, nel corso di un acceso confronto in commissione con Di Sabatino, ha rimarcato che non solo non si dimetterà dal suo ruolo, ma ha promesso battaglia e steccati sui perimetri del suo assessorato che, quasi come una minaccia, ha dichiarato che d’ora in avanti eserciterà con rigore.
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