TERAMO – Assegnate le gare europee per la sostituzione con led e “pali intelligenti” della rete di illuminazione pubblica in 33 comuni della provincia di Teramo. Il progetto promosso dall’Unione europea e finanziato con 25 milioni di euro di fondi privati (9 in più rispetto alla base minima di appalto) prevede la riqualificazione energetica e la messa a norma di oltre 53 mila impianti di pubblica illuminazione oltre alla realizzazione di nuove infrastrutture di erogazione di servizi smart grid (wi-fi, sorveglianza, monitoraggio traffico controlli ambientali). Tra le dieci Esco (società specializzate in servizi energetici che investono in proprio in cambio del profitto che si realizza sul risparmio dei consumi) che hanno partecipato alla prequalifica di gara, sette hanno inviato un’offerta e tre si sono aggiudicate l’appalto; la gara Costa Nord (Tortoreto capifila) è stata assegnata alla Hera Luce Srl di Bologna che ha offerto 9 milioni di euro (l’investimento minimo richiesto era di 5 milioni e 770 mila euro); la gara del lotto del Gran Sasso (capofila il capoluogo teramano) è stato assegnato ad un raggruppamento di imprese con dentro aziende campane e una teramana (Artistica srl, Edilicostruzioni, Consorzio Concordia, Alberto Tomasetta) per 10 milioni e 900 mila euro (l’investimento minimo era di 5 milioni e 600 mila euro), mentre il lotto Costa Sud (capofila Bisenti) è stato assegnato al raggruppamento “Ceie Power spa-Ceit” impianti (aziende abruzzesi di San Buceto e Guardagrele) per 5 milioni e 376 mila euro (l’investimento minimo richiesto era 4 milioni e 500). Gli interventi, come stabilito dalla gara d’appalto, dovranno essere raggiunti da un minimo di 280 giorni ad un massimo di 300. “La cosa più imprtante da sottolineare – ha spiegato il presidente della Provincia di Teramo Renzo Di Sabatino nella conferenza stampa di questa mattina – è che si tratta di investimenti fatti da privati al pubblico non costa nulla, e anzi ha un risparmio sui canoni dell’energia elettrica. L’altro aspetto significativo – ha continuato Di Sabatino – è che in un anno e mezzo siamo riusciti a recuperare un progetto che aveva avuto dei problemi proprio per la complessità della tipologia di gara e che portiamo a casa, anche per merito di chi ci ha preceduto e ci ha creduto, un risultato di notevole consistenza sia per glia spetti ambientali ed economici, sia sul piano dei servizi innovativi, ma ormai indispensabili che offriremo ai nostri cittadini. Infine, ma non da ultimo, in molti comuni l’investimento si è praticamente raddoppiato come nel capoluogo dove, rispetto a al due milioni e trecento mila euro di base d’asta, il raggruppamento aggiudicatario ha offerto circa quattro milioni e mezzo”. “Questo è un progetto dei Comuni, dalla stipula dei contratti ogni ente locale prenderà in mano la realizzazione del programma – ha sottolineato il consigliere delegato all’Ambiente Massimo Vagnoni – e ha continuato – Per quanto riguarda i tempi ci sono trenta giorni di tempo per la verifica dell’organo di controllo e altri trentacinque al massimo per la stipula dei contratti. Dobbiamo farcela per la fine di giugno”.
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