Dodo dialoga col Pd? Lo scetticismo è bi-partisan

TERAMO – Le fibrillazioni elettorali che vedono animare soprattutto il centrosinistra in questi giorni, tra cene segrete e anticipazioni giornalistiche, in particolare quelle che vogliono Dodo Di Sabatino Martina al centro di progetti di una candidatura a sindaco assieme al Pd, trovano scettici, su entrambi i fronti sia i rappresentanti del centrodestra che del centrosinistra. Sia Renzo Di Sabatino, presidente della Provincia, che l’onorevole Ncd Paolo Tancredi, infatti, ritengono intanto affrettato un ragionamento attorno alla candidature. L’esponente Dem, poi, da parte in causa proprio perchè il ‘contatto’ tra Dodo e il Pd, sarebbe stato intessuto con la partecipazione dell’area d’alfonsiana del partito, nella persona di Manola Di Pasquale e del consigliere regionale Dino Pepe, ritiene che un ragionamento su questo argomento debba prioritariamente partire dall’interno del Pd: «Fibrillazioni normali e anche a una certa distanza dalle elezioni – le ha definite col sorriso il presidente della Provincia -. Io penso invece che in politica bisogna recuperare il senso della misura, si parte da quello che c’è, si parte dai circoli del partito democratico e si parte dal gruppo consiliare del Pd che sta facendo un’opposizione anche costruttiva in questa città. Il Partito democratico non può avere la presunzione di poter pensare di andare da solo ma sicuramente senza il Pd non si vincono le elezioni. Quindi si parte dal Partito democratico poi chiaramente apertura alle forze vive di questa città e alle associazioni che erano un punto di riferimento del Pd, a quelle che si sono create, e a quelle nuove che si stanno creando». Di Sabatino sembra convinto che non serva andare a cercare il candidato altrove che non nel centrosinistra: «All’interno del Pd ci sono uomini che possono tranquillamente rivestire il ruolo di candidato sindaco. Naturalmente, in modo laico, si discuterà con tutti. E se sarà necessario io ritengo che una buona cosa, in questa città, sarà di fare le primarie».

Tancredi: «Dodo e il Pd? Non credo arrivino a un compromesso». «Non escludo nemmeno io di candidarmi – scherza l’onorevole del Nuovo Centrodestra, Paolo Tancredi – perchè tanto lontana è la prospettiva che può succedere di tutto». Tancredi ricorda che fare il sindaco «è difficile e dura e poi serve che ti eleggano. Io ho letto: "Adesso si candida Tancredi siamo morti"… Tranquilli perchè per questo serve la complicità del 51% dei teramani e dunque possono stare tranquilli i detrattori». Trova ingiustificato il toto-sindaco, anche se giornalisticamente stuzzicante, soprattutto perchè ritiene che Maurizio Brucchi e la sua maggioranza «abbiano il mandato per governare fino alla scadenza e che lo facciano». Sull’ipotesi Dodo che parla con la sinistra Tancredi ritiene che «faccia benissimo, ma non credo che ci sia una prospettiva di un compromesso di questo tipo, però…. Anche io parlo con esponenti di centrosinistra tutti i giorni, ma questo non vuol dire che loro pensino a candidarmi, anzi credo che la eslcudano totalmente una mia ipotesi…».