TERAMO – Non ci sono al momento iscritti nel registro degli indagati nel fascicolo aperto dal sostituto procuratore Stefano Giovagnoni sull’incendio alla Italpannelli di Ancorano, che ha disposto il sequestro dei circa 17mila metri quadrati dell’azienda andati a fuoco. Secondo quanto si è appreso, per individuare eventuali responsabilità dell’evento comunque colposo, il magistrato attende la relazione tecnica dei vigili del fuoco che stanno completando i rilievi tecnici e la raccolta delle informazioni sulle attività in corso nell’azienda specializzata nella produzione di pennellare in diversi materiali, tra cui anche il poliuretano. Proprio il rogo di numerose bobine di questo polimero ha alimentato lupo spaventoso incendio che ha prodotto una nube densa e nera visibile anche fino a 30 chilometri di distanza. Secondo quanto ricostruito finora, al momento dell’incendio sul tetto di uno dei capannoni industriali dell’azienda erano al lavoro due operai di una ditta esterna, incaricata dalla Italpannelli di realizzare una ‘linea di distribuzione di pentano in doppia camicia’. Un intervento avviato ai primi di marzo che doveva concludersi in due mesi. Al magistrato saranno rimesse anche le relazioni dell’Arta sui fumi dispersi nell’ambiente circostante e della Asl sull’organizzazione dei sistemi di sicurezza adottati prima, durante e dopo l’evento accidentale.
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