Gridano "Assassini, assassini" al concerto della Banda della Polizia: fermati 4 giovani anarchici

GIULIANOVA – Una contestazione, dapprima silenziosa con l’esposizione di uno striscione e poi verbale, al grido di ‘Assassini, assassini’, ha turbato ma non interrotto, questa sera l’esibizione della Banda della Polizia di Stato, nell’ambito del festival internazionale delle bande, in piazza Buozzi a Giulianova Paese. Quattro giovani sono stati bloccati dalle forze di polizia presenti e trasferiti nella sede del distaccamento di Polizia Stradale per l’identificazione e le formalità di rito. Secondo alcune indiscrezioni, si tratterebbe di giovani appartenenti alla galassia anarchica, già noti alle forze dell’ordine. L’episodio si è verificato in serata, proprio durante l’affollato concerto della banda della Polizia. Tra gli spettatori presenti, il gruppetto di giovani ha srotolato uno striscione a sfondo bianco con la scritta celeste "Assassini" con chiaro riferimento alla vicenda di Stefano Cucchi, il 30enne romano morto in circostanze misteriose il 22 ottobre 2009, una settimana dopo il suo arresto perchè sorpreso con un quantitativo distupefacente, e della cui morte erano stati accusati agenti di polizia penitenziaria, carabinieri e medici del carcere Regina Coeli – tutti assolti in primo grado, ad eccezione dei medici, poi scagionati in appello e in attesa, alcuni di loro, di un altro processo di appello su decisione della Cassazione -. Lo striscione è stato rimosso e i giovani allontanati dalla piazza. Ma proprio mentre venivano portati lontano dal luogo dell’esibizione per il controllo dei documenti, i quattro hanno urlato più volte "Assassini, assassini", riuscendo ad attirare l’attenzione degli spettatori e recando fastidio al concerto della Banda della Polizia.