TERAMO – Hanno impiegato esattamente un mese e mezzo, i rifiuti ingombranti, ‘smassati’ dei locali del cosiddetto ‘percorso sporco’ del seminterrato dell’ospedale Mazzini, a raggiungere l’Ecocentro della Teramo Ambiente in contrada Carapollo. E’ infatti trascorso questo lasso di tempo dal 14 luglio, giorno in cui su emmelle.it riportammo la protesta del peronale e dell’utenza del Mazzini, per la preenza di rifiuti di ogni genere, in locali opedalieri alla vita e alla condivisione di chi quotidianamente frequenta il nosocomio per lavoro o per altro. Da quella denuncia la Asl si mosse per sgomberare i locali e il 28 luglio documentammo fotograficamente la pulizia. Quei materiali da allora sono rimasti nell’area antistante la piazzola dell’elisoccorso, in attesa che la Teramo Ambiente provvedesse al carico dei materiali e al loro traferimento all’Ecocentro. Ebbene, oggi la Team stessa ha comunicato che finalmente, ieri, «si sono conclusi i lavori di Ritiro Ingombranti presso l’Ospedale Mazzini nell’area prospicente l’eliporto». Tutto è bene quel che finicse bene. Ma a margine della vicenda, una nota polemica: da un lato la Asl ha lamentato il fatto che la Team non gestisce al meglio il prelievo dei rifiuti, nonostante l’azienda sanitaria sia organizzata tra le poche con un ottimale conferimento dei materiali di riulta; dall’altro la TeAm, con la nota odierna, ha ricordato che solo lo scorso 22 agosto (dunque a circa un mese dalla nostra documentazione sull’avvenuto sgombero dei materiali) c’è stato un sopralluogo «con l’ufficio tecnico Asl, in cui la TeAm ha ricevuto comunicazione che i rifiuti erano stati divisi per tipologia e materiale e nei giorni successivi ha proceduto a ritirali con le stesse modalità.
La nostra Azienda – fanno sapere dalla Teramo Ambiente – quotidianamente intrattiene rapporti di grande sinergia e efficacia con tutti gli Enti del Territorio».