Sisma: partono le verifiche in 20 scuole teramane, la Molinari funge da 'jolly'

TERAMO – Partiranno a breve le verifiche sismiche in 20 scuole teramane: i 19 plessi scolastici esclusi dalle verifiche tecniche degli scorsi anni più la scuola media Molinari attualmente vuota ma che in caso di emergenza potrebbe rivelarsi un jolly importante. E’ quanto reso noto dal sindaco di Teramo Maurizio Brucchi in seguito all’incontro di questa mattina con i rappresentanti degli Ordini degli ingegneri degli architetti, dei geometri e dei geologi della provincia di Teramo. «L’obiettivo è quello di creare, con gli Ordini, pool (gruppi di lavoro) costituiti da un rappresentante di ogni categoria per procedere con le verifiche.  Già dalla settimana prossima dovrebbe essere disponibile un cronoprogramma. Le verifiche non interessano solo l’aspetto sismico ma si estenderanno anche ad altri spetti per  vagliare la sicurezza delle nostre scuole a 360°. Dopo aver verificato gli edifici scolastici  procederemo con i controlli negli altri edifici pubblici ». Per quanto riguarda il rientro tra i banchi degli studenti della scuola materna elementare e media il responso arriverà nel pomeriggio, domani al massimo assicura il primo cittadino. «Per quanto riguarda le nostre scuole – spiega Maurizio Brucchi – i controlli sono stati fatti gli edifici  non hanno riportato danni e per i 12 settembre saranno pronte. La possibilità di far slittare l’apertura dell’anno scolastico al 19 settembre è più un’accortezza verso la paura e ‘l’ipersensbilità’, giustificata, delle famiglie degli studenti». Nel frattempo continua il monitoraggio della Protezione Civile sulle scuole teramane, nelle prossime ore dovrebbe essere visionato anche l’Istituto musicale Braga – che a detta del sindaco sarà quasi sicuramente  dichiarato inagibile. «Anche in questo caso – ha concluso Brucchi – la mia proposta per il Braga resta il Parco della Scienza. La Molinari è vuota ma mi serve. L’ho fatta inserire nelle verifiche antisismiche perché potrebbe rivelarsi un jolly importante in caso di emergenza, o di inagibilità di qualche edificio scolastico».