TERAMO – E’ stato sottoscritto al tavolo delle relazioni industriali, presso la Provincia di Teramo, l’accordo per la richiesta di cassa integrazione straordinaria all’Hatria srl di Sant’Atto, per "crisi aziendale". L’accordo riguarda 179 dipendenti per un anno. A portare l’azienda a chiedere la cigs "un’inevitabile flessione dei livelli di utilizzazione degli impianti produttivi con conseguente contrazione del fatturato rispetto alle previsioni", si legge nel verbale che individua tra le cause anche "l’altissima incidenza del costo dell’energia rispetto ai maggiori competitori europei, nonché la forte concorrenza derivante dalla delocalizzazione delle attività verso i paesi emergenti a bassissimo costo del lavoro". Una crisi che coincide con quella del comparto edilizia che coinvolge i settori ad esso collegati, come quello dei sanitari ceramici, cuore della produzione della Hatria.
Nonostante queste circostanze la società ha ribadito la volontà di continuare a investire soprattutto nella struttura
commerciale per far fronte ai cambiamenti del mercato, effettuando da un lato la riduzione dei costi in tutti i settori dello stabilimento e procedendo dall’altro a ingenti investimenti per l’ammodernamento dei macchinari ad alta resa ed efficienza tecnologica, nonché a basso impatto ambientale. La cassa integrazione decorrerà da ottobre con l’azienda che, dopo aver valutato di mese in mese i volumi di lavoro disponibili e il numero dei lavoratori occorrenti in ogni reparto, "effettuerà una rotazione con ciclicità mensile tenendo conto delle esigenze dei vari reparti".
Il presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, ha espresso «apprezzamento per gli sforzi che si stanno compiendo e per l’accordo raggiunto che mantiene aperto il sito produttivo, nell’auspicio che le azioni che si stanno realizzando consentano di rilanciare l’attività». Al tavolo di consultazione hanno partecipato: per la Hatria
Srl, Vincenzo Panza e Mario Di Febbo, amministratore unico e responsabile amministrativo finanziario, assistiti da Domizio Gaviglia consulente e da Luciano De Remigis e Salvatore Spadaro, rispettivamente vice direttore e funzionario di Confindustria Teramo. Per i sindacati erano presenti e hanno sottoscritto l’accordo, la Rsu, FilctemCgil (Giampiero Dozzi) e Femca–Cisl (Serafino Masci).