TERAMO – Ironizzando con un paragone apparentemente irriverente, l’Associazione ‘Teramo Vivi Città’ critica il posizionamento di tre bagni pubblici (uno riservato alle persone diversamente abili) in piazza Martiri della Libertà, e pone il dito sulla piaga: il centro storico si prepara anche oggi a diventare una latrina. Certo, l’occasione (Sportissimamente, in programma da oggi alle 18) è meno drammatica che durante un Aperistreet (quando il consumo di liquidi è sicuramente maggiore), ma un nuovo assembramento di persone dove non c’è, o è ridotta quasi a zero, la possibilità di fare bisogni fisiologici in un bagno pubblico, renderà di nuovi le vie del centro cittadino, i suoi muri e i suoi portoni dei vespasiani a cielo aperto. Marcello Olivieri, di Vivi Città, ironizza sul fatto che Teramo, «grazie all’amministrazione Brucchi sia diventata una "città cesso"», e che «l’immagine dei bagni chimici posizionati a piazza Martiri, qualcuno se la poteva risparmiare». Obiettivamente è vero: oltre che pochi, tre soli bagni chimici (lo stesso numero utilizzato per l’ultimo Aperistreet), sono anche posizionati male, nella piazza principale, che poi non è quella… preferita da chi urina di notte. Attenderemo fiduciosi domattina…
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