TERAMO – Il cantiere di corso San Giorgio è ripartito stamattina. L’impegno preso dal sindaco di Teramo e dall’assessore ai Lavori pubblici, Franco Fracassa, con l’impresa – che avrebbe dovuto riprenderli lunedì – è stato mantenuto. Dopo il via libera giunto ieri dalla Sovrintendenza, oggi i tecnici specializzati dell’impresa Persia hanno effettuato le verifiche per stabilire le modalità di ‘prelievo’ di tre tratti della condotta di epoca romana venuta alla luce durante gli scavi nella zona all’altezza della sede della Tercas (nella foto l’intervento di questa mattina). Una volta estratti dallo scavo, i tre reperti saranno trasferiti al museo dove verranno esposti. L’ostacolo che impediva la prosecuzione dei lavori sul cantiere del Corso, dunque, è stato superato: verrà così rimosso anche il gazebo all’incrocio con via Carducci e via Duca d’Aosta, dove per 10 giorni, dallo scorso 5 ottobre, i commercianti guidati da Antonio Topitti, hanno inscenato la protesta contro i ritardi del cantiere e delle risposte della Sovrintendenza, raccogliendo anche oltre 3mila firme di cittadini a sostegno dell’iniziativa. Lo ha anticipato lo stesso Topitti ricordando anche che martedì l’assemblea generale dei commercianti del centro storico – organizzata da Confesercenti, Confcommercio, Cna e Consorzio Shopping in Teramo centro – discuterà assieme ai legali delle iniziative da assumere per chiedere l’indennizzo per i danni subiti dalla chiusura del corso principale.
Intanto ieri il sindaco ha ribadito di essere fiducioso per l’avanzamento veloce dei lavori: «Davvero spero che adesso l’impresa possa correre nei lavoro – ha detto il sindaco al termine del sopralluogo effettuato con i tecnici, l’impresa e la Sovrintendenza -. La pavimentazione è in arrivo: a fine mese dovrebbe essere scaricata al porto di Ancona e dovrebbe essere in città. Da quel momento cominceremo la posa e siamo sicuri di poter liberare il corso per le festività natalizie».