TERAMO – Sarà un Consiglio di amministrazione teso quello che si terrà tra qualche ora alla Teramo Ambiente, a conferma che i rapporti che fino a qualche tempo fa erano improntati a un socievole rispetto, sono saltati di recente sulle ennesime posizioni prese dell’amministratore delegato Luca Ranalli rispetto al rapporto con il socio di maggioranza, e pubblico, Comune di Teramo.
Se Ranalli non farà sapere, almeno si presume, quale decisione ha preso circa l’invito bonario a dimettersi dalla Team, messo per iscritto dal nuovo curatore del fallimento Enertech – la scadenza era proprio oggi -, dovrà invece spiegare le motivazioni alla base del suo ennesimo ricorso al Tar contro il Comune. Ranalli ha infatti atteso proprio il imite della scadenza dei termine per proporre opposizione contro il bando di gara a doppio oggetto per l’individuazione del nuovo socio privato. Lo ha fatto ieri ma il Cda non lo sa. Il presidente Pietro Bozzeli e la componente Anna Di Russo, non hanno sottoscritto l’atto di ricorso e giustamente vorranno spiegazioni. Le vorranno soprattutto perchè proprio di recente, con un comunicato stampa, avevano lasciato intendere che l’atteggiamento bellicoso dell’amministratore delegato nominato dall’ex socio privato, sfiduciato dal curatore fallimentare, non era condiviso e che sia i servizi cimiteriali che l’impianto di cremazione, uno dei pomi della discordia tra Ranalli e il Comune, non costituiscono problema per la Team e di conseguenza per il bando pubblico. Comunque andrà tra qualche ora in Cda, resta da dare un risposta a una domanda: se il governo di un municipalizzata viene affidato a un Cda composto da tre membri, perchè l’amministratore delegato ha un suo percorso personale? Quesito che può sembrare banale se slegato dal ruolo che Ranalli si è ritagliato grazie alla Team in Ecotedi, dove ricopre lo stesso ruolo, anche qui nominato dal socio privato, ovvero Diodoro Ecologia. Che potenzialmente potrebbe essere uno dei partecipanti al bando a doppio oggetto.