TERAMO – (jacopodifrancesco) Storica, inaspettata, di cuore e talento. Questa è la vittoria maturata a Gubbio per il Teramo, che prova per l’ennesima volta a rimettersi in marcia e rialza la testa trivado carattere e quegli attributi che anche la tifoseria aveva chiesto.
4-4-2 per Nofri, con i rientri di Scipioni e Jefferson; il Gubbio opta per il rombo a centrocampo.
Subito in salita L’inizio della gara vede una fase di studio reciproca, al 10′ il primo episodio pesante: fallo di mano di dubbia volontarietà fischiato a Scipioni, Casiraghi realizza il penalty e firma l’1-0.
Il Teramo prova a reagire, ma nonostante il possesso non riesce a creare molto, l’unico brivido arriva da Sansovini che per poco non arriva all’appuntamento con la sfera.
Insiste il Teramo Nella ripresa Nofri opera subito il primo cambio, fuori il claudicante Bulevardi e dentro Steffè. Poco dopo arriva la traversa di Sansovini su una gran girata.
Tre minuti di follia Rossi salva su Ferretti e il Teramo continua a spingere per la vittoria: Croce rileva Di Paolantonio e comincia lo show: Jefferson pareggia, ripartenza di Croce finalizzata da Petrella per il vantaggio, poi ancora l’attaccante carioca trova il terzo gol per il Diavolo.
A difesa del fortino Il Gubbio, ripresa la lucidità, si butta in avanti ma senza troppo criterio.
Negli ultimi 10 minuti i ragazzi di Nofri completano il capolavoro: prima Kalombo abbatte D’Orazio in area e Sansovini trasforma il penalty, poi sempre il ‘Sindaco’ supera Narciso e chiude la cinquina.
Ora piedi per terra e testa al Mantova: bisogna dimostrare di essersi ritrovati. Servirà un gran pubblico sabato al Bonolis.
Teramo Calcio: (4-4-2) Rossi; Scipioni, Caidi, Speranza, D’Orazio; Di Paolantonio (Croce 71′), Bulevardi (Steffè 48′), Ilari, Petrella (Petermann 77"); Sansovini, Jefferson. All. Nofri