ATRI – Il suo quadro clinico è precipitato in poche ore, dalla febbre molto alta, fino a 41 gradi, all’arresto cardiaco mentre il personale sanitario lo stava valutando nella sua abitazione nei dintorni di Atri. Il tentativo di rianimarlo da parte degli operatori del 118 è stato inutile e adesso la sua morte è un caso giudiziario oltre che clinico. Dovrà essere l’autopsia a stabilire cosa abbia portato alla morte un 30enne atriano, deceduto nella serata di ieri nella sua abitazione, sotto gli occhi della giovane moglie. Un decesso misterioso, che al momento conta qualche indizio clinico e una diagnosi provvisiora da approfondire: sospetta malattia infettiva.
La Asl di Teramo ha disposto la profilassi per i famigliari e l’autopsia sulla salma, che si trova all’obitorio dell’ospedale San Liberatore di Atri, che verrà eseguita domattina: «In via precauzionale e assolutamente cautelativa abbiamo avviato la profilassi prevista in caso di malattie infettive, in attesa del riscontro diagnostico dal quale emerga la reale causa di morte», ha dichiarato in mattinata il direttore sanitario della Asl di Teramo, Maria Mattucci, dopo una notte trascorsa a seguire le varie fasi procedurali previste in questi casi.
Ad uccidere in maniera fulminante il trentenne di Atri, giovane fino ad oggi in piena salute e sportivo praticante, potrebbe essere stata una meningite di origine batterica. Patologia di stretta e drammatica attualità, per quanto sta accadendo in Toscana, con i decessi provocati da meningoencefaliti. Il quadro clinico complessivo, con febbre molto alta e vomito potrebbe far sospettare questa origine patologica e per questo la Asl, attraverso il servizio di igiene e sanità pubblica, ha avviato l’iter sanitario da linee guida: i famigliari più stretti sono stati sottoposti a profilassi, sono stati prelevati campioni biologici che saranno sottoposti ad analisi e l’autopsia offrirà ulteriori e decisivi elementi alla vicenda.
Sull’episodio è stato informato il magistrato di turno, Davide Rosati, anche se si tratta di un decesso per cause naturali.