TERAMO – Il Conservatorio Braga, dopo aver ricevuto il meritato riconoscimento della statizzazione, ha tirato le somme dei 12 mesi trascorsi per conferire un presente stabile e un futuro radioso alla ultracentenaria istituzione teramana. E oggi ha aperto le porte della nuova, anche se di nuovo temporanea sede, di via Taraschi, ceduta in comodato gratuito dall’Asp fino al 31 ottobre. Ma è stato proprio l’auspicio del president del Cda, Valente, che la sede del Braga smetta di essere nomade e diventi stabile in questi nuovi locali dell’ex Ospedaletto. «Nonostante il recente terremoto abbia creato difficoltà logistiche, connesse alla dichiarata inagibilità della storica sede di Piazza Verdi – dicono al Conservatorio -, il presidente Sergio Quirino Valente, il direttore Federico Paci e il Consiglio di amministrazioned hanno agito nella determinazione che il neo Conservatorio potesse costituire un essenziale “presidio” votato sia alla didattica, che alla fruizione della vita culturale del territorio».
Il Braga ha avviato collaborazioni importanti con la Sinfonica Abruzzese, il Liceo Musicale Delfico e le scuole ad indirizzo musicale cittadine e internazionali, grazie al Progetto Erasmus (con Olanda, Lituania, Spagna e Portogallo); è stata poi strutturata una stagione concertistica autunnale di pregio che ha raggiunto l’obiettivo di restituire alla città, mediante l’ascolto di ottima musica eseguita dai Docenti del Conservatorio, alcuni luoghi simbolo della polifunzionalità artistica, come l’Ipogeo di Piazza Garibaldi. A livello prettamente formativo sono stati attivati, rispetto al passato, nuovi corsi di studio legati all’area Jazz (sassofono e batteria) e a strumenti come fisarmonica e contrabbasso.
Buoni segnali arrivano dal numero degli allievi iscritti (circa 300) così come dalle richieste di ammissione, il cui numero è cresciuto fino al 20% in più rispetto al trend degli ultimi anni: «Considerata la pianta organica di circa 30 cattedre, oltre ai docenti a contratto – dicono al Braga -, il rapporto tra docenti e allievi è oltre la media nazionale, con una percentuale del 65% di frequentanti i corsi accademici. Questo è un segno tangibile che certifica lo stato di salute del nuovo Conservatorio Braga, che, nonostante il terremoto e le altre difficoltà compresa la sede, non ha ceduto di un passo nell’organizzazione dell’offerta formativa».
E oggi, al brindisi inaugurale della sede nell’ex Ospedaletto, che coincide con quello natalizio, c’erano tra gli altri, il prefetto Gabriella Patrizi, l’assessore comunale Valeria Misticoni, il consigliere delegato alla cultura della Regione Abruzzo, Luciano Monticelli – grazie al quale il Braga ha otteuto di recente un finanziamento di 100mila euro -.