TERAMO – Il risultato amministrativo è che hai fatto ultimo tra i capoluoghi di provincia; quello politico è che sei incapace di programmare per lo sviluppo della tua città e non hai il polso delle reali necessità del territorio. E’ questa l’ennesima stilettata che arriva dal capogruppo del Pd in consiglio comunale, Gianguido D’Alberto, all’indomani della pubblicazione in Gazzetta ufficiale della graduatoria dei progetti che hanno partecipato al Bando delle periferie, dove quello del Comune di Teramo figura al posto numero 111 sui 120 in competizione e dei quali soltanto i primi 24 vengono finanziati. «E’ l’ulteriore conferma dell’incapacità di questa amministrazione da un lato di fare progetti che siano qualcosa di più che allo stato embrionale – dice il capogrupo Dem -, dall’altro la mancanza di condivisione con il territorio, di capire le reali esigenze di una città in cui va ricucito il rapporto tra centro e periferia». Secondo D’Alberto, l’arretratezza della progettazione comunale si sposa con la mancanza di condivisione e discussione delle idee di sviluppo con la gente e con il consiglio comunale: «Sono progetti che vengono discussi solo nelle segrete stanze della giunta – è l’accusa -. Partoriscono progetti che sono fuori dalla finalità che il bando stesso si propone, quello di tutelare e riqualificare i quartieri e le zone più esterne della città».
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