TERAMO – Giornata intensa di lavoro per i 9 uomini del Corpo nazionale di Soccorso alpino del Friuli Venezia Giulia (nelle foto questa mattina al campo base dell’ex Villeroy) nei borghi più isolati della Valfino per portare aiuti e generi di conforto alle popolazioni isolate e senza energia elettrica. Gli spostamenti sono molto rallentati dalle cattive condizioni di percorribilità delle strade e del terreno invaso dalle neve. Anche le comunicazioni con la base sono rese difficoltose dall’interruzione dei ponti telefonici a causa della caduta di tralicci. «Uno dei tecnici della squadra operativa – riferisce una nota del Cnas Fvg – ha dovuto svincolarsi dagli altri di parecchi chilometri con uno dei ‘Bruchi’ delle Truppe Alpine dell’Esercito per cercare un punto in cui poter mandare notizie alla base. Alle 18.20 inoltre, mentre stavano iniziando il rientro, i tecnici sono stati riattivati dalla richiesta di alcuni abitanti di Arsita per portare soccorso ad un bambino in shock anafilattico – prosegue il comunicato -. Dalla squadra principale si è dunque staccato un gruppo di tre tecnici del Cnsas con il medico, che assieme a due infermieri della Val d’Aosta si è recato a Collemesole di Arsita per soccorrere il bambino in difficoltà».
Nell’arco delle prime dieci ore di attività i tecnici hanno visitato anche un cardiopatico di 76 che non ha accolto l’invito ad allontanarsi dalla sua abitazione: è stato rifornito di farmaci dopo la visita del sanitario del Cnsas. Questo gruppo e allo stesso modo quello che sta operando sempre nella zona di Arsita assieme alla Protezione Civile e ai Carabinieri forestali, hanno rifornito le persone di viveri, taniche di gasolio e benzina e le stalle anche di fieno. Hanno inoltre provveduto, laddove possibile, alla pulizia di aree problematiche dalla neve. Il gruppo che opera con la Protezione civile ha provveduto anche a sondare con sopralluoghi mirati il rischio di ulteriori valanghe incombenti sulla viabilità.