TERAMO – Le tragedie non hanno mai un perchè, è sempre difficile capire cosa possa farle accadere. Come non troveremo mai un perchè anche gli eroi muoiono. Davide De Carolis era uno di loro. Quelli dalla tuta colorata che volano per venirti ad aiutare, che quando succede qualcosa ci sono sempre. Quelli il cui posto di lavoro non è una scrivania, una stanza, un corridoio. E’ un elicottero, una parete alpina, con il vuoto sotto di loro e tanto coraggio. Quelli che ogni volta sanno bene che può essere l’ultima, che corrono subito, tanto veloci da non aver tempo di pensare "se succede qualcosa". Votati al rischio, protesi con le mani e il cuore, verso chi è sfortunato, chi si avventura, chi è incosciente, senza far mai differenza. Quelli che gridano presente se c’è da prendersi una, mille responsabilità. Quelli a cui piace volare alto, senza fronzoli, senza presunzione. Gli eroi sono così. Davide era stato in prima fila anche a Rigopiano, come ad Amatrice, come all’Aquila, la sua città adottiva dopo Santo Stefano di Sessanio. Due giorni isolato nel suo ambiente naturale, la neve. Ma fremeva, ed era corso giù, per tirare fuori tutti, per riempirsi di gioia il cuore ad ogni respiro ritrovato.
Scrive tua cugina Monia: «Lui è Davide De Carolis, o meglio mio cugino Davide, esperta guida alpina, facente parte del soccorso alpino, colui che è stato tra i primi ad intervenire nella tragedia di Rigopiano, colui che ha estratto vivo uno dei sopravvissuti, colui che dedicava la maggior parte della sua vita ad aiutare gli altri. Bene…Nell’incidente di oggi in quell’elicottero c’era anche lui…Dio oggi ha deciso di portare via a sua figlia il suo idolo, a sua moglie il suo amore, alla sua famiglia la sua gioia di vita e a tutti noi un grande, grandissimo uomo…oltre che un eroe..come pochi ce ne sono in questo mondo. Dio ma tu esisti? Io voglio sapere a cosa pensi certe cazzo di volte!! E tu Davide, sangue del mio sangue, riposa in pace…le mie lacrime sono finite…ti voglio bene».
La Teramo dei 40enni, ma non solo quella, non dimenticherà il tuo sorriso, il tuo altruismo, la tua allegria. Ogni volta che quell’uccello bianco ci accarezzerà le teste col suo rombo di potenza, ti penseremo lì dentro, pronto a dare tutto quello che potevi dare.
Peccato che oggi non hai trovato un eroe per salvare te.