TERAMO – Piani di evacuazione, sicurezza interna, gestione delle aree di ammassamento, comunicazione tra istituti scolastici e famiglie: sono stati alcuni degli argomenti affrontati ieri nel corso della prima riunione con le istituzini, chiesta e ottenuta dal Comitato genitori per la sicurezza nelle scuole teramane, il movimento civile che ha riunito, dallo scorso mese di settembre, dopo la scossa di terremoto del 24 agosto, un numero sempre maggiore di genitori interessati a conoscere il grado di sicurezza degli edifici scolastici e stimlare il confronto su quello che c’è da fare. E proprio sul fronte di quello che c’è da fare, sotto il coordinamento del prefetto Graziella Patrizi, sono stati foriti aspetti e chiarimenti anche sul grado di attuazione e di aggiornamento dei piani di evacuazione delle scuole cittadine. Qualificata la presenza all’incontro, con i genitori rappresentati dalla portavoce Leda Ragas, con Mara Cicconi e Marco De Dominicis: c’erano infatti oltre al prefetto, anche l’assessore ai Lavori pubblici Franco Fracassa, il direttore dell’Ufficio scolastico provinciale Massimiliano Nardocci, due dirigenti scolastiche, Caterina Provvisiero (Di Poppa-Rozzi) e Adriana Sigismondi (Savini-San Giuseppe), il pro rettore Dino Mastrocola, il consigliere provinciale delegato alla scuola, Mirko Rossi, il comandante dei vigili del fuoco, Romeo Panzone e il responsabile dell’area tecnica dell’Università, Berardo Ciampana.
I genitori si sono detti preoccupati dei rischi connessi anche con l’evacuazione degli istituti scolastici, in particolare alle aree di raccolta e alla connessione di queste con la viabilità: essere fanno parte del piano di protezione civile comunale (pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Teramo) e su questo punto la richiesta è stata quella di rendere più fruibile e immediata la conoscenza di cosa fare e dov andare in caso di emergenza, magari attraverso l’installazione di apposita segnaletica cittadina. Quanto alle evacauzioni, ribadendo che spetta a ogni singolo dirigente decidere sulla loro gestione e sulla decisione dei rientri in classe, è stato assicurato che gli incontri tra dirigenti e genitori e tra gli stessi dirigenti saranno prossimi e più frequenti.
Una nota importante è arriata in riunione e che er certi versi ha rassicurato ulteriormente: l’Università di Teramo, attraverso il Senato accademico ha ufficializzato la disponibilità di 15 aule del Campus Saliceti di Coste Sant’Agostino in caso di emergenza e di necessità. Sarà possibile ospitare classi scolastiche, ovviamente con turnazioni e apposita organizzazione.
Capitolo verifiche di vulnerablità sismica: i tecnici incaricati dal Comune di Teramo hanno iniziato i carotaggi e stanno procedendo con i rilievi ed entro un mese al massimo la documentazione dovrebbe essere pronta. Quelle negli istituti superiori (c ne sono 27 da effettuare) cominceranno a breve perchè la Provincia sta procedendo con l’affidamento degli incarichi ai professionisti. Sul fronte prevenzione incendi, dove ci sono ancora molte lacune ma dove esiste una proroga sui termini per la regolarizzazione, è stato auspicio comune che gli istituti scolastici si adeguno in ogni caso, in ossequio a una condotta di buon senso.