TERAMO – Aveva l’occasione del consesso civico di ieri pomeriggio, sede naturale per la presentazione della squadra che governa Teramo e i teramani (anche se si tratta della quarta da quando è stato rieletto, nel giugno 2014), ma dopo essere stato anticipato da uno dei nuovi componenti del suo esecutivo, il sindaco Maurizio Brucchi ha scelto la strada del freddo comunicato stampa, in tarda serata, per annunciare la nuova giunta.
E’ vero che c’era ancora poco da scoprire, dopo i rumors, le confidenze, le anticipazioni e, infine, la pubblica confernza di Dodo Di Sabatino Martina, eppure l’investitura dello stesso ex vicesindaco della prima consiliatura e degli esponenti di turno per ‘rotazione’ di Futuro In, Katia Provvisiero e Silvio Antonini, meritavano qualcosina di più. L’unica incertezza il primo cittadino la lascia alla deleghe: saranno assegnate nei prossimi giorni.
Dunque il Brucchi-quater, quello che torna a 9 assessori, nasce per la città, attraverso la stampa, alle 19:48 del giorno dopo il consigio comunale all’Ipogeo. Le motivazioni del nuovo rimpastino le spiega lo stesso sindaco: «l momento storico che la nostra città sta vivendo – ha scritto Brucchi – è particolare e difficilissimo. Ciò che è accaduto è da considerare come un evento eccezionale e straordinario; siamo in una situazione di emergenza e pertanto è necessario mettere in campo tutte le forze possibili. Questa amministrazione si troverà ad affrontare momenti decisivi per le sorti della città, scelte che saranno fondamentali per la ripresa e la ripartenza dell’intero territorio. Sarà importante fare un gioco di squadra, condividere le scelte, collaborare; con tutta la maggioranza, con l’intero consiglio e con tutti coloro (enti, associazioni), che vorranno dare il proprio contributo. Il futuro della nostra città andrà scritto a più mani».
Dunque giunta a 9 assessori perchè bisogna "rafforzare l’organo di governo" perchè lo richiede il momento, con l’obiettivo di "rafforzare la macchina amministrativa, attraverso il decreto che permetteà di implementare quantitativamente il personale tecnico ed amministrativo" con un nuovo ufficio sisma. Questo comporterà, conclude Brucchi, "l’aggiornamento del programma di governo": «Il terremoto – dice il sindaco – ha cambiato il presente ma sopratutto ha modificato le prospettive. Ed allora il programma dovrà essere rivisitato».
Il primo miracolo della ‘ricostruzione’ non piace a Sbraccia e Falasca. Insomma, la nascita della nuova giunta è il primo miracolo della ricostruzione post-sisma. Una ricostruzione che non è piaciuta però ai consiglieri Mimmo Sbraccia e Vincenzo Falasca. Quest’ultimo, seppur appartenga al gruppo politico che ha inserito due assessori (Futuro In) ha mostrato non poca insofferenza alla riunione di maggioranza in cui questa sera il sindaco ha annunciato le novità e di essere all’oscuro dei movimenti interni. Ha ascoltato e quando ha preso la parola ha augurato buona fortuna al percorso amministrativo del nuovo esecutivo e ha abbandonato la riunione. Sbraccia ha usato toni più accesi ma la stessa sostanza: deluso dal non essere stato convocato a un precedente tavolo di maggioranza, in disaccordo sull’opportunità di allargare a 9 la giunta, contrariato dalla posizione del suo ex capogruppo, Di Sabatino Martina, ha alzato la voce e dissentito, facendo intendere che il cammino in maggioranza potrebbe anche essere arrivato al capolinea. Insoma. ascoltando anche qualche altro mugugno, sempre in seno a Futuro In, sembra di essere tornati al periodo della conta dei voti, ma stavolta le sorprese potebbero essere altre…