MOSCIANO – Pomeriggio di grande coinvolgimento emotivo, in alcuni momenti di vera commozione, è stato quello vissuto ieri a Mosciano Sant’Angelo con la celebrazione del 25 Aprile e la commemorazione dei 40 anni dalla morte di Settimio Passamonti, poliziotto di Mosciano caduto nell’adempimento del dovere, al quale è anche intitolata la questura di Teramo, alla presenza delle autorità, della sua famiglia e di numerosi colleghi e cittadini. Dopo la funzione religiosa celebrata nella Chiesa di San Michele Arcangelo da don Pietro Lalloni, con il contributo del coro “Acquaviva” di Mosciano, diretto dal maestro Michele De Flaviis, e la deposizione di una corona d’alloro al Mausoleo Passamonti del cimitero comunale, in piazza Mario Capuani è stata la volta del concerto della Fanfara della Polizia di Stato, nata sul finire degli anni ’80, composta da circa 50 musicisti e diretta dal maestro Secondino De Palma. Settimio Passamonti, allievo sottufficiale, nel pomeriggio del 21 aprile 1977, a Roma, rimase ucciso da due colpi di arma da fuoco esplosi da manifestanti universitari appartenenti all’area dell’Autonomia, che si opponevano allo sgombero dell’Università di Roma che avevano occupato. Le indagini sul delitto non portarono mai all’identificazione dei responsabili.
La Fanfara della Polizia di Stato, creata come formazione da parata sul modello di analoghi organismi di tradizione tardo-Risorgimentale, inizialmente si esibiva prevalentemente a cavallo. Il suo repertorio spazia da marce militari e sinfoniche a brani da concerto, toccando di volta in volta i diversi generi musicali: dalle opere originali per banda alle colonne sonore, dalla musica leggera alle composizioni jazz. Un impegno che testimonia l’elevato grado di professionalità raggiunto. La Fanfara ha sede a Roma e partecipa a numerose manifestazioni di rilievo nazionale, alle cerimonie di giuramento degli Allievi Agenti presso le Scuole di Polizia, intervenendo anche durante importanti eventi sportivi e nelle iniziative benefiche.