TERAMO – Ha il nome di un clochard di origini teramane il protagonista di una storia a lieto fine, di quelle tipiche che soltanto i film possano raccontare. Gianni Di Rocco, 47 anni, originario di Villa Petto di Colledara, ha ricevuto la telefonata di una cugina che gli cambierà la vita: la morte della milionaria zia Bettina gli farà dividere con altri parenti una eredità molto consistente, fatta di appartamenti, terreni e denari. Di Rocco (nella foto del quotidiano La Stampa) in queste ore è arrivato in treno da Rapallo, con un biglietto pagatogli dal sindaco della cittadina ligure, Carlo Bagnasco. Fino a ieri il suo tetto è stata la stazione ferroviaria, la sua residenza il municipio di piazza delle Nazioni, pranzo e cena presso la comunità di don Stefano Curotto. Dopo decenni da vagabondo, adesso la svolta, Gianni diventerà ricchissimo, lui che fino ad oggi ha avuto soltanto il suo inseparabile zaino. La bella favola ha fatto il giro di Rapallo ed è su tutti i giornali nelle cronache locali. Di Rocco è un personaggio a Rapallo, e deve molto all’amminitrazione comunale che lo ha aiutato. E lui non lo dimentica, soprattuto adesso: «La strada è dura – ha dichiarato ai giornalisti -. Per me non è stata una scelta, ma una conseguenza, non avendo più nulla. In questi anni ho visto tante persone non farcela. Morire – dice allontanandosi con una promessa -: non scorderò don Stefano Curotto che fa tantissimo per i senza tetto. Darò indietro il bene che ho ricevuto».
Ultimo dopo tre sorellastre (con in comune il padre, differente la madre), nel 1994 Di Rocco era partito da Teramo per studiare Sociologia a Urbino, dove si laurea e dopo aver girato l’Austria, la Germania, la Francia e la Spagna approda a Milano. Gianni Di Rocco non ha un lavoro e presto, complice il vizio del gioco, sperpera tutti i soldi che ha al casinò. A Milano, trova un porto sicuro nella Exodus di don Mazzi, ma negli ultimi 13 anni, la vita gli ha riservato uno spazio a Rapallo, tra strada, stazione e mensa nella Basilica.
Fino a ieri, quando ha ricevuto quella telefonata. Ha abbracciato il sindaco, il primo a cui ha riferito la clamorosa notizia, ed è partito verso Teramo e Villa Petto, con una camicia azzurra, un paio di pantaloni sul beige/verde e il suo inseparabile zaino in spalla. Per raggiungere la ricchezza.