TERAMO – L’Università di Teramo rimonta due posizioni e si aggiudica il 2° posto del podio nella classifica dei piccoli atenei. Un risultato raggiunto con un punteggio complessivo di 89,6 che la pone anche nella Top Ten generale delle università pubbliche italiane.
È questa la fotografia odierna del Censis sullo stato delle Università italiane e dal dato analitico scaturisce quanto le politiche di Ateneo siano risultate strategiche nel centrare l’obiettivo. Tutti positivi, infatti, i parametri di valutazione sulle strutture, sulla comunicazione e i servizi digitali (secondi in assoluto) e sull’internazionalizzazione, fiore all’occhiello da sempre del rettore Luciano D’Amico. Ma il dato ancor più significativo è che l’Università di Teramo si posiziona al 15° posto, con Parma e Brescia, nel panorama generale dei 73 atenei italiani, sommando le 58 università pubbliche alle 15 private, Bocconi e Luiss in testa.
Risultano ancora evidenti le criticità dei parametri non connessi alle politiche di Ateneo quali l’erogazione di borse di studio e la residenzialità degli studenti. Le conseguenze dei continui miglioramenti trovano conferma nell’aumento dell’attrattività dell’Ateneo. «Mentre il sistema universitario nazionale nell’ultimo quadriennio – sottolinea il rettore Luciano D’Amico – ha registrato un aumento delle immatricolazioni di poco inferiore al 3%, l’Università di Teramo ha registrato un aumento di immatricolati che sfiora il 10%. Un risultato – ha concluso D’Amico – che mi sento di condividere con tutti i colleghi e, soprattutto, con gli studenti dell’Ateneo di Teramo».