TERAMO – L’azienda anitaria teramana chiude il primo semestre dell’anno con i conti in pareggio, con un risultato che può ritenersi soddisfacente, alla luce delle minori entrate dal fondo sanitario nazionale e dal ‘payback’ sui farmaci e di più alti costi dovuti agli investimenti sul secondo acceleratore lineare per la radioterapia, le numerose assunzioni di personale a tempo indeterminato e l’aumento della spesa per i farmaci oncologici. Come sottolinea la stessa Asl in una nota, questo risultato la pone come l’unica in Abruzzo con bollino verde, che può fregiarsi di un attivo di bilancio del 2016 che ammonta a 1,1 milioni di euro, risorse che potranno essere investite in nuova tecnologia.
In prossimità di scadenza di mandato del manager Roberto Fagnano, altri numeri potrebbero tornare utili sulla bilancia di una valutazione del suo operato da parte del governo regionale, come ad esempio la classifica certificata dal Ministero dell’economia che vuole l’azienda teramana al secondo posto in Italia per i tempi medi di pagamento dei fornitori, undicesima pubblica amministrazione sulle 500 monitorate per il minor tempo di ritardo con pagamenti inferiori al mese.