TERAMO – Incrociano le braccia i dipendenti dell’Hatria, la storica azienda di Sant’Atto, a Teramo, specializzata in arredi bagno. Proclamato per giovedì 31 agosto uno sciopero di otto ore con presidio davanti ai cancelli dell’azienda per protesta contro la decisione dell’azienda di procedere al licenziamento collettivo di 55 unità su un totale di 181 lavoratori.
La decisione è stata assunta questo pomeriggio al termine dell’assemblea con le rappresentanze sindacali, dopo la chiusura dell’azienda di fronte alla richiesta da parte della Rsu e delle segreterie di Filctem Cgil e Femca Cisl di adottare soluzione alternative. Richiesta che i sindacati avevano avanzato anche alla luce "degli andamenti produttivi e commerciali sensibilmente in crescita" rispetto all’anno precedente.
«La Direzione dell’Hatria Srl, pur manifestando una generica disponibilità ad individuare parziali soluzioni alternative, di fatto ha ribadito l’indisponibilità a prorogare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, confermando la necessità di procedere alla ristrutturazione attraverso i licenziamenti – scrivono i sindacati – riteniamo che la posizione aziendale non abbia tenuto in nessun conto l’impatto sociale di tale ristrutturazione e soprattutto ravvisiamo l’assenza di un serio piano industriale di rilancio del sito produttivo di Teramo».
Da qui la proclamazione dello sciopero, che segue quella dello stato di agitazione. «La Rsu e le Segreterie di Filctem e Femca Teramo – concludono i sindacati – si riservano di adottare ulteriori iniziative sulla base degli sviluppi della procedura in corso».