TERAMO – L’avvocato Luca Scarpantoni è stato confermato alla guida dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati di Teramo per il prossimi tre anni. Lo ha deciso l’Assemblea della sezione teramana dell’Aiga, che nel corso della riunione ha ampliato il direttivo da 6 a 12 componenti, dove c’è una netta preponderanza di quote rosa, con ben 7 rappresentanti. C’è infatti una donna alla vicepresidenza, Martina D’Andrea al posto che era di Nicola Paolo Rossetti (adesso delegato nazionale assieme a Daniela di Pancrazio). Nuovi anche il segretario, Giovanni Gabriele Morra, e il tesoriere, Stefano Franchi. I consiglieri sono Paola De Federicis, Adriana Di Felice, Caterina Lettieri, Diana Giuliani, Eugenia Marconi, Eleonora Paglia, Mattia Del Principe, Andrea Monina.
«Nel biennio trascorso – dice il confermato presidente Luca Scarpantoni -, abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati, distinguendoci per le numerose iniziative formative, per il solido legale di collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza di Teramo, per il rapporto di costante confronto con gli Organi istituzionali del “Mondo Giustizia” e con le altre associazioni forensi. Il nuovo mandato ci impone di proseguire l’attività svolta, fissando ulteriori traguardi. Difatti, alle difficoltà della giovane avvocatura si uniscono le criticità che investono il nostro territorio, dove la crisi economica si è aggravata per effetto delle calamità naturali che ci hanno colpito. Per questa ragione – aggiunge Scarpantoni -, dialogheremo con le Istituzioni locali per trovare misure che agevolino i giovani avvocati, aiutandoli nell’avvio dell’attività professionale e favorendoli nella acquisizione di spazi di mercato a loro dedicati, ci impegneremo nel rafforzare i servizi a favore dei giovani colleghi, intensificando le convenzioni e gli eventi formativi e lavoreremo in sintonia con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, con il Delegato Cassa Forense e con il Consigliere Nazionale Forense e faremo da pungolo agli Organi del Tribunale per affrontare e risolvere i problemi organizzativi dei nostri Uffici giudiziari».