TERAMO – «Le strade teramane sono un colabrodo, e come più grande associazione che si batte in difesa dei diritti degli automobilisti non possiamo che stigmatizzare la decisione di escludere le vie provinciali dalla riclassificazione delle strade da trasferire sotto la competenza Anas». E’ la presa di posizione di Carmine Cellinese, il presidente dell’Aci Teramo che arriva a margine delle contrapposizioni politiche che in questi giorni stanno animando il dibattito sugli organi di stampa con tanto di rimpallo di responsabilità sul caso.
«Mi preme far presente che l’Aci di Teramo non può non condividere lo stupore per l’esclusione della provincia di Teramo dalle proposte di riclassificazione. Noi non vogliamo entrare nel merito schierandoci a favore o contro le prese di posizione sin qui registrate, ma vogliamo mettere sul tappeto la situazione disdicevole delle strade teramane con le quali ogni giorno gli automobilisti fanno i conti. Come Aci di Teramo riteniamo a ragion veduta di poter esprimere un sentimento di sconcerto a nome di quei circa 9mila tesserati Aci che fanno di Teramo, il club più numeroso tra le Aci abruzzesi. Ed è con la forza di questi numeri – ha detto Cellinese – che ci batteremo in ogni sede per vederci riconosciuto il sacrosanto diritto di avere strade percorribili senza rischiare quotidianamente danni alle autovetture e alla vita stessa dei nostri automobilisti. L’Aci di Teramo, può essere considerato a ragion veduta un sindacato degli automobilisti, ed è sulla base di queste ragioni che facciamo appello alle istituzione per abbassare gli steccati politici e lavorare insieme per garantire a questa provincia una viabilità in grado di poter garantire sicurezza e rilanciare anche l’economia». Il presidente Cellinese peraltro tiene a evidenziare come due delle tre strade che la Provincia aveva chiesto di inserire sotto competenza Anas, ovvero la Bisenti (365) e la Silvi – Atri (553), sono arterie di collegamento sulle quali ogni giorno, dalla Val Fino, viaggiano circa 200 studenti per raggiungere il Polo scolastico di Atri che è in forte crescita in termini di iscritti.
«Non possiamo permettere che i nostri ragazzi viaggino su queste strade, peraltro con mezzi pubblici ammalorati proprio a causa delle pessime condizioni della pavimentazione stradale». Non a caso il presidente Cellinese ricorda che l’impegno dell’Aci di Teramo di stimolo alle istituzioni si è concretizzato di recente proprio con la nascita di un’apposita commissione alla Viabilità e Trasporti guidata dal presidente e avvocato Raffele Pelillo. «L’Aci – ha detto Pelillo – è un organismo terzo e tale deve rimanere rispetto al dibattito politico in campo. Resta tuttavia il dato di fatto di una viabilità drammatica. L’ente Provincia non può fare miracoli ed è doveroso da parte delle nostre istituzioni non lasciare i nostri automobilisti in balia della calamità, delle frane e di una manutenzione assente. Le buche non hanno colore politico e contro questo problema ci aspettiamo una mobilitazione di tutti»