TERAMO – (jacopodifrancesco) Ora si fa sul serio, e da subito con una partita di cartello: si riparte, con coach Bianchi e i senatori Salamina e Lagioia, dal PalaCastrum di Giulianova per un derby che manca dal 1995 e può dare da subito buoni stimoli per iniziare bene la campagna 2017/18.
Bianchi, di scena nella sua città natale, con buona probabilità schiererà il quintetto visto in preseason con Salamina e Musso in guardia, Staffieri e Lagioia in ala, con Cicognani sotto le plance che vivrà lo scontro diretto contro l’ex Daniele Tomasello.
Queste le parole del coach biancorosso alla vigilia: «Sicuramente mi aspetto un impatto iniziale molto aggressivo da parte del Giulianova – ha esordito – soprattutto per quanto dimostrato durante il precampionato. Questo è il loro Dna: partire forte con grande intesità difensiva ed energia. Noi siamo pronti e preparati su questo, avremo un approccio altrettanto aggressivo ed altrettanto intenso».
Poi ha analizzato più da vicino i giallorossi: «Giulianova ha lavorato bene in fase di mercato perché ha allestito un roster lungo, competitivo e coperto in tutti i ruoli. E’ una squadra versatile che ha parecchie frecce al suo arco. Basano il loro sistema – ha spiegato Bianchi – sul pick and roll, sono bravi nel cercare le sponde quando l’area è piena per liberare i tiratori, controllano bene il ritmo, hanno tutti esterni che oltre ad essere buoni tiratori sanno sfruttare bene anche il post basso (post up). Abbiamo lavorato per essere pronti a disinnescare i loro punti di forza«. Quanto alla condizione dei suoi, si esprime così: «Fisicamente ed atleticamente stiamo bene, abbiamo lavorato nel modo giusto. Dal punto di vista tecnico ritengo che siamo abbastanza pronti ad avere una nostra precisa identità di squadra poi però la differenza la farà il punto di vista mentale. Una partita fuori casa, sicuramente difficile contro una buona squadra, metterà inevitabilmente in primo piano il fattore mentale».
In chiusura, si è parlato del livello generale del girone C e dell’aspetto emozionale per lui del derby: «E’ un campionato talmente equilibrato ed indecifrabile che può succedere veramente di tutto. Tolte le prime 5/6 posizioni l’equilibrio regna sovrano, la classifica sarà cortissima, basteranno quattro punti in più o in meno per trovarsi in paradiso o nelle zone a rischio e quindi guai a mollare la presa. La solidità mentale – ha chiuso – e la tenuta mentale saranno importantissime in un campionato come questo, dovremo essere sempre concentrati. Il basket per me è un lavoro e questi fattori non influiscono. Lavoro per il Teramo Basket 1960, il resto non conta».