TERAMO – (jacopodifrancesco) Anche oggi il Teramo ha meritato quanto raccolto in una trasferta complicata, e se avesse vinto, l’Albinoleffe non avrebbe avuto nulla su cui recriminare. La difesa si è dimostrata solida, costringendo i locali a grandi fatiche per impensierire poche volte Calore, la mediana non ha sfigurato contro alcuni dei migliori diretti avversari del girone e finalmente è arrivato un gol da una punta vera, firmato Riccardo Barbuti. Ancora una volta i ragazzi di Asta hanno saputo reagire, conquistarsi ciò che possono ottenere mettendo sul prato lucidità e sicurezza, così è arrivato un altro punto esterno contro una compagine d’alta quota, che permetterà di preparare al meglio il ritorno al Bonolis contro il SudTirol.
Avvio combattuto Asta insiste sul 3-5-2, le novità sono Altobelli in difesa, Graziano a centrocampo e Barbuti al fianco di Tulli; Alvini risponde con modulo speculare, molto ispirato Sbaffo. All’11’ il primo episodio: Sbaffo si guadagna una punizione dal limite che Giorgione trasforma con un missile balistico imprendibile per Calore: 1-0. Il Diavolo reagisce subito, Varas sfiora il palo al quarto d’ora, prima che Barbuti su un errore in uscita dei seriani manda alto da buona posizione. I biancorossi pressano e le marcature preventive – encomiabile in questo senso Graziano – funzionano a dovere: si gioca ad armi pari. Prima del rientro negli spogliatoi, ancora Sbaffo fa correre un brivido ai 30 teramani giunti all’Atleti Azzurri d’Italia, che dall’interno dell’area non inquadra lo specchio.
Le mosse di Asta Il tecnico biancorosso non aspetta oltre la ripresa delle ostilità ad inserire la trazione anteriore: a stretto giron entrano Bacio Terracino e Foggia, passando così al 4-2-4 con Tulli – sostituito al 65’ da Fratangelo – e Bacio esterni e l’artiglieria pesante di punta. In questa fase il Diavolo gestisce agevolmente il possesso, ma non trova l’ultimo passaggio; lo stesso si può dire dei locali, che si difendono con calma ma non riescono a ripartire con la giusta rapidità. La scossa arriva da un’azione squisita nello stratto tra Bacio e Sales, con il leccese che crossa benissimo verso Barbuti per l’incornata che vale il pareggio al 75’.
L’ultimo quarto d’ora vede l’assedio dell’Albinoleffe, con i biancorossi che – anche grazie a falli intelligenti – non rischiano nulla fino ad un’altra punizione dal limita dell’ispirato Giorgione, stavolta fermato dalla traversa. Nel finale il Teramo ha due palle per vincerla in contropiede, ma prima Varas affoga nell’indecisione e non riesce a concludere e poco dopo la girata di Foggia sfiora il palo. Asta può ancora trarre ottime indicazioni, con qualche errore di misura in meno e più continuità nel cercare la giocata in verticale si poteva tornare da Bergamo anche con tre punti. Ora testa al SudTirol, oggi vittorioso a Bolzano contro il Vicenza per 1-0: il Bonolis deve diventare un fortino.
TERAMO CALCIO (3-5-2): Calore, Altobelli (Caidi 45’), Speranza, Sales; Ventola (57’Foggia), Graziano, De Grazia (45’Bacio Terracino), Ilari, Varas; Barbuti (79’Milillo), Tulli (65’Fratangelo).