TERAMO – Sono mezzi dotati di tecnologia innovativa le sei ambulanze, e tra esse una specializzata per il trasporto di neonati, che questa mattina la Asl di Teramo ha presentato e fatte benedire dal vescovo Michele Seccia in piazza Martiri della Libertà. Vanno a rinforzare il servizio di emergenza sul territorio, ma come ha sottolineato anche il responsabile del Servizio di emergenza territoriale, Silvio Santicchia, questi mezzi sono quanto di più avanzato c’è disponibile. I vani sanitari, oltre alle strumentazioni collegabili con i reparti ospedalieri, sono dotate di un nuovo impianto di sanificazione che rende l’ambiente asettico, e di riscaldamento autonomo anche quando le ambulanze sono chiuse e con il motore spento.
Tre di queste nuove ambulanze – acquistate con la dotazione finanziaria messa a disposizione dalla Regione Abruzzo, nell’ambito della “Qualificazione della rete di emergenza/urgenza della Regione Abruzzo” – saranno utilizzate nelle nuove postazioni territoriali ad Alba Adriatica, Basciano e Roseto, mentre due sostituiranno mezzi utilizzati per i trasporti secondari urgenti e una per i trasporti cosiddetti Tin (Terapia Intensiva Neonatale).
Inoltre, altre due nuove ambulanze già acquistate nel 2016, sono già attive e funzionali presso gli ospedali di Atri e Sant’Omero per i trasporti Stam (Sistema Trasporto Materno Assistito), cioè nei trasporti nelle gravidanze a rischio.
«Tutte le ambulanze in dotazione alla Asl di Teramo – ha detto Silvio Santicchia – rendono gli operatori del servizio 118 capaci non solo di soccorrere i pazienti ma, soprattutto, di diagnosticare rapidamente le patologie cosiddette tempo-dipendenti (infarto, ictus, politraumi). Ad esempio, l’elettrocardiogramma viene inviato in tempo reale ai Cardiologi che, in tempo altrettanto reale, restituiscono il referto. In questo modo, il paziente può essere trasportato non già nell’Ospedale più vicino, come succedeva in passato, ma in quello attrezzato per la cura della specifica patologia, addirittura senza nemmeno passare dal Pronto Soccorso, ma raggiungendo direttamente l’Unità Operativa che dovrà procedere al trattamento. Nel caso di infarto acuto, ad esempio, il paziente viene trasportato direttamente al Servizio di Emodinamica».
«L’acquisto di queste ulteriori ambulanze fa compiere alla Rete di Emergenza-Urgenza un grosso passo in avanti – ha detto il Direttore Generale, Roberto Fagnano –. Nella Asl di Teramo, alla già riconosciuta capacità di integrare le fasi di soccorso (a partire dall’invio del mezzo meglio attrezzato al tipo di richiesta, passando attraverso una diagnosi precocissima che evita qualunque perdita di tempo utile alla cura, fino al trasporto all’Ospedale più idoneo al trattamento della patologia diagnosticata), si aggiunge oggi una dotazione di mezzi che migliora decisamente la nostra possibilità di intervenire in caso di emergenze».
«La Regione Abruzzo continua ad investire sulla Rete di Emergenza-Urgenza – ha detto l’asssessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci -. Lo facciamo in termini economici, ad esempio con l’acquisto di queste nuove ambulanze che hanno rinnovato il parco degli automezzi per la gestione delle emergenze di tutte e quattro le Asl. Era un preciso impegno di programmazione e abbiamo dimostrato che alle parole seguono i fatti. Ma stiamo intervenendo in termini di strategia complessiva, poiché la riqualificazione della Rete è un obiettivo prioritario della Sanità Regionale, a partire dall’aumento del numero di mezzi di soccorso che andranno a coprire zone dei territori più disagiate, anche in deroga alle rigide direttive nazionali.
Il nostro scopo fondamentale è quello di migliorare la qualità dell’offerta di servizi sanitari, rendendoli più competitivi, al passo con i tempi e, soprattutto, in grado di reggere il confronto con le regioni più virtuose».