ROSETO – Settanta, anche ottanta telefonate al giorno. E poi decine di sms, anche in piena notte, con offese e minacce. Una vera e propria persecuzione quella messa in atto da un 33enne marchigiano nei confronti della ex, una giovane di Roseto degli Abruzzi, che gli è costata il processo per stalking e lesioni, prima udienza oggi in Tribunale a Teramo davanti al giudice Franco Tetto.
Secondo l’accusa, il giovane, dopo la rottura della relazione, avrebbe iniziato a perseguitare la ragazza per costringerla a tornare con lui. E così avrebbe iniziato a tempestarla di telefonate, a seguirla dappertutto, a chiamare i suoi amici e colleghi per tenere sotto controllo i suoi spostamenti, arrivando a minacciare anche loro. In alcune occasioni avrebbe anche minacciato la ex di ucciderla nel caso in cui l’avesse vista con un altro uomo e sarebbe arrivato anche ad aggredirla fisicamente. Al 33enne viene contestato anche un episodio in cui avrebbe preso la donna a calci e pugni. Accuse che adesso dovranno essere provate in dibattimento.