MOSCIANO – La folla che ha voluto dare l’ultimo saluto al suo amato chef Gabriele Marrangoni ha riempito Borgo Spoltino e paralizzato la provinciale 15 a Selva Alta di Mosciano. La chiesa di San Pietro non è bastata per accogliere i tanti amici e conoscenti che hanno sfidato la pioggia per esserci, per tributare un lungo applauso all’ingresso e all’uscita del feretro, e accompagnarla idealmente verso la tumulazione nel cimitero di Villa Torre di Castellalto. I funerali sono stati celebrati nel borgo che chef Gabriele aveva visto crescere giorno dopo giorno, in 14 lunghi anni di passione e sacrificio, accompagnato dall’impegno di altri soci che come lui credevano in questo miracolo imprenditoriale: non c’era miglior modo di salutarlo e ringraziarlo del suo contributo alla valorizzazione della produzione locale. Per questo oggi alle esequie c’era buona parte di quel mondo imprenditoriale, singola o associata, tanti ristoratori, albergatori e commercianti del settore, che hanno apprezzato il valore di Gabriele Marrangoni ambasciatore della gastronomia teramana e abruzzese nel mondo. Tanti abbracci e lacrime, alla mamma Graziella, ai figli di Gabriele, Davide ed Alessio, alla sorella Sabina e al fratello Fabio: commozione e dolore, per la perdita di un uomo poliedrico, che nei suoi 51 anni di vita ha inseguito e realizzato la sua passione.
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