TERAMO – Una dedica dal grande valore simbolico e sociale, già pensata dalla direzione generale della Asl ma non concretizzatasi per l’ostacolo burocratico costituito dalla norma, viene ribadita adesso dalle Commissioni pari opportunità Provinciale e dei comuni di Giulianova, Atri, Roseto, Pineto e Martinsicuro: "Intitolare l’ospedale di Sant’Omero a Ester Pasqualoni, l’oncologa uccisa dal suo stalker, Enrico Di Luca, nel parcheggio del nosocomio nel giugno scorso". Le donne delle Commissioni e la consigliera delegata alla Pari opportunità della Provincia, Federica Vasanella, lo chiedono al prefetto Graziella Patrizi, competente per materia: “Ester è stata uccisa in quanto donna e in quanto medico – scrivono la Vasanella, Tania Bonnici Casteli, Marilena Andreani, Sabrina Di Furia, Cristina Marcone, Valeria Di Rocco, Giorgia Di Biagio -; una donna discreta, schiva, umilissima, sconosciuta al grande pubblico ma non a chi per anni è stato assistito e curato dal cancro. Sappiamo che è consuetudine intitolare luoghi pubblici a grandi personaggi della storia o della scienza, a gente famosa per gesta e sapienza, defunta secoli fa: noi per una volta le chiediamo di cambiarla, questa storia". La lettera è stata inviata anche al manager della Asl di Teramo, Roberto Fagnano, il quale aveva già deciso di intitolare il nosocomio vibratiano al medico scomparso ma si era dovuto fermare di fronte alla legge che prevede che sia la Prefettura a istruire la procedura e a concedere il nulla osta, ma trascorsi dieci anni dalla morte, fatta eccezione per deroghe concedibili dal ministero.
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