CAMPLI – Grande pubblico e tanto entusiasmo per l’inaugurazione della riapertura del Museo Archeologico Nazionale di Campli, tornato a splendore dopo gli interventi effettuati per i danni del sisma, all’interno dell’ex convento di San Francesco, interamente dedicato a Campovalano e alla sua necropoli. Le sale contengono i reperti venuti alla luce durante gli scavi della necropoli, 621 sepolture riportate alla luce durante gli scavi archeologici con la scoperta di corredi funerari di inestimabile valore a partire dall’età del bronzo.
Il sindaco Pietro Quaresimale, insieme a tanti concittadini, ha accolto la Direttrice del Polo museale abruzzese, Lucia Arbace e il professor Paolo Coen che, con la loro presenza, hanno dato maggior importanza all’evento. «Sono contento che chi verrà a visitare Campli potrà tornare nuovamente a scoprire le ricchezze che sono raccolte nell’unico Museo Nazionale della provincia – ha esordito il primo cittadino farnese –. La direttrice Arbace nell’occasione ha annunciato l’avvio di una convenzione tra lo stesso Polo museale e la facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo che riguarderà la valorizzazione e la comunicazione del museo e della Necropoli di Campovalano anche attraverso la realizzazione di un video che illustrerà e spiegherà quanto esposto nelle diverse sale museali». C’è anche l’intenzione di realizzare un quaderno del Museo, una guida utile per i visitatori di ogni età. «Come sindaco di Campli – ha concluso Quaresimale – invito tutti ad approfittare di questo periodo di feste per fare una visita alla nostra cittadina, sia per riscoprire i gioielli e i bellissimi oggetti rinvenuti nella necropoli, sia per riscoprire strade e piazze ricche di storia e cariche di atmosfera natalizia».