TERAMO – Si è aperto questa mattina, davanti al giudice Flavio Conciatori, il processo per la morte di Lorenzo Panichi, il 14enne deceduto ad aprile del 2015 all’ospedale di Giulianova dove era stato portato, in condizioni disperate, dopo essere stato dimesso dal presidio di Sant’Omero. Processo che vede imputati per omicidio colposo due medici dell’ospedale Val Vibrata: il medico di pronto soccorso che visitò il ragazzino e la radiologa che si occupò del relativo referto, entrambi accusati di non aver eseguito un corretto monitoraggio e un’adeguata valutazione del quadro clinico presentato dal giovanissimo, a cui fu diagnosticata una polmonite mentre era in corso una dissezione aortica.
I due medici sono finiti a processo sulla scorta di una perizia disposta dalla Procura all’indomani dell’autopsia e redatta dal professor Bruno Turinetto e dalla dottoressa Donatella Fedeli, perizia che aveva escluso ogni responsabilità sia a carico dell’equipe del 118 che dei medici del presidio ospedaliero di Giulianova, che avrebbero preso in carico il ragazzo quando ormai non ci sarebbe stato più nulla da fare, individuando invece forti responsabilità a carico dei due imputati. Per i consulenti della Procura, infatti, in presenza di un corretto iter diagnostico, la rottura dell’aorta così come avvenuta non si sarebbe quasi certamente verificata e il ragazzo si sarebbe molto probabilmente salvato. Dopo l’ammissione dei mezzi di prova il processo è stato
rinviato al 21 maggio per ascoltare i primi testi.